La destra pensa alle primarie, la sinistra a sloggiare Pisapia

Ripartire dalle primarie. Il centrodestra c'è e vuole riprendersi Milano (anche per riconquistare il Paese). Il Pd ha trionfato nel voto europeo, è vero, e in città il centrosinistra canta vittoria col suo 55% ma non dice che quei voti sono (provvisoriamente) di Matteo Renzi e non di Giuliano Pisapia e dei suoi alleati. Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e Nuovo centrodestra pensano dunque al 2016. E discutono di primarie. E i primi a lanciarle come strumento di rilancio sono i movimentisti di Forza Italia, ottenendo un via libera del coordinatore regionale Mariastella Gelmini. Matteo Salvini scalpita: «In caso di primarie per mandare a casa Pisapia la Lega parteciperà» ha assicurato.

Il segretario leghista però è stato però in qualche modo stoppato dal governatore Roberto Maroni: «Quando si vota a Milano? Nel 2016, volete invecchiare rapidamente?» ha risposto ironicamente a chi gli chiedeva conto di queste ambizioni. Intanto si fa avanti anche il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e Bruno Dapei (Forza Italia) assicura: «Giulio Gallera è l'uomo giusto per le primarie».

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