Dimezzato superticket Gallera: "Andiamo oltre. Vogliamo eliminarlo"

Il sovracosto per le visite giù da 30 a 15 euro Risparmi per un milione e mezzo di pazienti

Dimezzato superticket Gallera: "Andiamo oltre. Vogliamo eliminarlo"

Della serie giustizia è fatta. Quanto meno per quel milione e mezzo di lombardi che nel 2017 hanno usufruito di visite ed esami specialistici e pagato un superticket superiore ai 15 euro. Ieri la giunta guidata da Attilio Fontana, infatti, ha deliberato, come annunciato, il taglio del superticket regionale ovvero della tariffa regionale aggiuntiva al ticket nazionale. Il superticket, come viene chiamato, infatti, è stato introdotto nel 2011 in seguito alla Finanziaria che tagliava i fondi alle regioni. La tariffa aggiuntiva era di 10 euro, ma la Lombardia decise di modularlo diversamente, a seconda degli esami, da 0 a 30 euro.

Bene, da oggi il superticket avrà un costo massimo di 15 euro, che sarà poi modulato a seconda delle prestazioni. Tradotto: il costo massimo per una prescrizione scenderà da 66 euro (36 del costo del ticket nazionale più 30 costo massimo del ticket regionale) a 51 euro (ovvero 36 più 15). In pratica Tac del torace o Risonanza magnetica della colonna vertebrale costeranno al massimo 51 euro, così come la colonscopia oggi effettuata al costo di 36 euro di ticket nazionale e 22,8 di ticket regionale (58,8 euro) e l'artroscopia diagnostica al ginocchio, che vale 1.320 euro. Anche l'eco(color)dopplergrafia cardiaca a riposo e dopo prova fisica o farmacologica (valore 85 euro) da 58,8 euro scenderà a 51 euro. Così la Broncoscopia con fibre ottiche, del valore di 118,24 euro, scenderà da 66 a 51 euro.

Nel complesso il superticket mediamente pagato per ricetta sarà su base regionale di 7,8 euro invece dei 10 applicati a livello nazionale. Il provvedimento, ovvero il dimezzamento del balzello regionale, è costato 20 milioni di euro, tesoretto già stanziato nel 2017 dalla giunta Maroni, ma congelato in attesa che scadessero i 60 giorni di legge con cui il governo centrale poteva impugnare la delibera.

«I 20 milioni stanziati per il dimezzamento del ticket regionale- ha proseguito Gallera - si aggiungono ai 70 che Regione Lombardia già sostiene per le esenzioni aggiuntive rispetto a quelle nazionali». Che riguardano i pazienti under 14 (42 milioni), gli adulti in condizione di particolare fragilità, disoccupati e cassintegrati (22 milioni) e dal 2015 i cittadini con reddito familiare fiscale annuale non superiore a 18mila euro, e loro familiari a carico (6 milioni), un'esenzione concessa a circa 150mila lombardi.

«Voglio ricordare - ha sottolineato il titolare regionale della Sanità - che dei 7.66.615 assistiti lombardi che usufruiscono di prestazioni ambulatoriali il 54% non pagano già oggi il ticket. Questi soggetti beneficiano del 70% delle prescrizioni di specialistica erogate (27 milioni) e del 74% del valore economico delle prestazioni erogate». L'elenco delle esenzioni totali o per prestazione correlata (per esempio relative alla patologia invalidante o all'infortunio) è consultabile online sul sito della regione.

La delibera di giunta, come stabilito dalla legge di Bilancio 2017, dovrà passare al vaglio della Commissione consiliare sanità che verrà costituita nei prossimi giorni. Le misure entreranno in vigore dal quindicesimo giorno successivo alla approvazione della delibera da parte della Commissione.

Per Claudio Pedrazzini, responsabile regionale Welfare di Forza Italia in Lombardia «il

dimezzamento del ticket è un altro passo in avanti verso quell'alleggerimento degli oneri a carico del cittadino-paziente già avviato nella scorsa consiliatura. Un percorso che proseguirà fino all'azzeramento di questa tassa».

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