Sono come l'Arca di Noè: le terrazze del Duomo, quest'arca di bellezza e serenità. Da metà ottobre diventeranno uno scafo inaffondabile e inattaccabile: visionate da sette telecamere fisse ad alta definizione e una motorizzata, attive 24 ore su 24, che dalla chiusura del monumento per tutta la notte saranno anche in grado di effettuare un controllo intelligente, ovvero di segnalare alle centrali operative della Polizia locale e della Questura anche il più sottile filo sospetto facendo scattare l'allarme.
Altre dodici telecamere verranno collocate attorno al perimetro della cattedrale per rilevare qualsiasi tipo di stranezza sulle sue mura. La tecnologia è il frutto della ricerca avanzata Samsung, installata dalla Fondazione Enzo Hruby con un lavoro che verrà a costare quasi duecento milioni di euro. «Il progetto garantisce più sicurezza non solo al Duomo, ma soprattutto alle persone che lo visitano. È un'impresa realizzata in sinergia con il Comune. Sul piano della nostra collaborazione a livello economico c'è da piangere, ma per quanto riguarda la salvaguardia della Cattedrale c'è da esserne orgogliosi. Attraverso la connessione A2A il Comune manda le immagini alle centrali. È quasi come aver raddrizzato la Concordia», ha detto Angelo Caloia, presidente della Veneranda Fabbrica. Sono 5 milioni le persone che entrano in un anno dalla sacra porta e per Expo 2015 si prevedono 20 milioni di turisti.
«Abbiamo messo a disposizione connessione e sistema, affinché anche la rete di sorveglianza di questa meraviglia interagisca con le altre 1700 telecamere della città. Per tutti noi il Duomo è il simbolo di Milano» ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Sicurezza e alla coesione sociale. «E non dobbiamo dimenticare - ha aggiiunto il comandante della Polizia Locale, Tullia Mastrangelo - che è il Questore il regista di quest'unica operazione».
Un'operazione che ha coinvolto istituzioni private e pubbliche e che valorizza anche l'imprenditoria milanese di stampo familiare, come ha ricordato Carlo Hruby, vicepresidente della Fondazione omonima, autrice della sicurezza di tanti altri giganti sacri dell'arte italica, dalla Basilica d'Assisi alla Biblioteca Vaticana all'ostensine della Sacra Sindone. «Il nostro prossimo progetto sarà ancora a Milano. Abbiamo iniziato cinque anni fa, ma siamo riusciti a rendere concrete in Italia 26 progetti per salvaguardare i tesori che fanno unico questo Paese».
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