Una ex manager del Louvre "venderà" Milano nel mondo

Il sindaco assegna a Ferrazzi il Marketing territoriale Nel curriculum Unesco e Accademia di Francia a Roma

Una ex manager del Louvre "venderà" Milano nel mondo

Dai banchi del liceo classico «Sarpi» di Bergamo Alta ai vertici del museo del Louvre di Parigi (per tre anni) e poi dell'Accademia di Francia a Roma (che ha sede nella rinascimentale Villa Medici). Prima o durante, vicepresidente della Commissione nazionale italiana per l'Unesco, membro del Consiglio superiore dei beni culturali targato Dario Franceschini e del consiglio di amministrazione degli Uffizi a Firenze. Una carriera in rapida ascesa per Claudia Ferrazzi, quarant'anni. Da ieri è il nuovo direttore del Marketing territoriale del Comune, il sindaco l'ha scelta per promuovere il «marchio» Milano nel mondo. Nel valzer delle nomine scattate da inizio mandato a Palazzo Marino, era uno dei ruoli che stava più a cuore a Beppe Sala, «il candidato deve avere un'esperienza manageriale, maturata soprattutto a livello internazionale» era stato l'input, tradotto nel bando pubblico aperto a novembre e poi ri-lanciato a gennaio perchè nessun curriculum aveva convinto Sala. L'internazionalizzazione del capoluogo è il pallino dell'ex mister Expo, non bastano le 7,6 milioni di presenze registrate nel 2016. Sala era volato a Londra già pochi giorni dopo il referendum sulla Brexit per capire quali opportunità potesse cogliere Milano, in cima alle priorità ora c'è la conquista dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), ieri la delegazione guidata dall'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran e dal Capo di Gabinetto Mario Vanni è tornato sul posto per raccogliere i dettagli tecnici utili al dossier di candidatura. Ma il Comune vuole battere tutte le strade per attirare investimenti stranieri, imprese, turisti. Alla Ferrazzi spetterà il compito di «vendere» il brand Milano nel mondo, potenziarne l'attrattività.

Figlia di Paolo Ferrazzi, il cardiochirurgo che effettuò il primo trapianto di cuore agli Ospedali Riuniti di Bergamo, la manager dopo un avvio di carriera in Cap Gemini e Boston Consultng Group, nel 2006 ha iniziato il suo percorso nel settore pubblico presso il Ministero francese dell'Economia, poi all'Ispezione generale delle finanze e a 34 anni era già administrateur général adjount (vice amministratore generale, in pratica il numero 3 dopo presidente e amministratore generale) al Louvre di Parigi. Dal 2013 ha lasciato il museo, mantenendo invece un posto nel consiglio di amministrazione del Louvre-Lens, ed è tornata in Italia, precisamente a Roma, per assumere l'incarico di segretaria generale dell'Accademia di Francia, che ha posto le fondamenta a Roma addirittura nel 1666. Ora il trasloco a Milano per una nuova sfida.

Con le ultime nomine nei giorni scorsi, Sala ha chiuso la squadra dei dirigenti. Alla direzione dei Sistemi informativi si è insediato Francesco Castanò (ex direttore centrale Istat), al Personale («sponsorizzato» dal sindaco renzino di Firenze Mario Nardella) Valerio Iossa e si è presentato ieri alla giunta il nuovo segretario generale Fabrizio Dall'Acqua.

É il terzo turn over in appena nove mesi di giunta, sostituisce Simonetta Fedeli che si è trasferita in Città metropolitana, la prima segretaria generale nominata da Sala, Antonella Petrocelli, si era dimessa dopo 5 giorni per il rinvio a giudizio nell'inchiesta sulle paratie del lago di Como. Dall'Acqua ga ricoperto lo stesso ruolo dal 2010 a Palermo, sotto le giunte di Cammarata e Leoluca Orlando.

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