«Bella Immortal! benefica/Fede ai trionfi avvezza!». Maestosa nella splendore della Rosa mistica di dantesca visione, eppure nel contempo umile nel ricevere gli intimi tributi della paura e della commozione umana: questa è la fede tra la gloria dei Cieli e la beatitudine bambina insita nel giardino che abitiamo. Se abbiamo introdotto con uno dei più bei versi di Alessandro Manzoni, verso tratto dal «5 maggio», la mostra «Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Dallantichità ai giorni nostri. Il pianeta, la terra, il raccolto, il cibo» a cura della Fondazione Per Grazie Ricevute (P.G.R.), è perché questa antologia di fede raccontata attraverso gli ex voto è tornata al primo piano di Casa Manzoni.La Fondazione ha evidenziato il tema del raccolto in quanto miracolosa risorsa di vita, sempre però in pericolo di morte. Ricordiamo che la morte viene rappresentata con la falce, emblema delle messi, perché il frutto della terra sta sempre tra la fioritura e la minaccia della sua fine. L'uomo può godere del succo quando i campi traboccano dei frutti, e per propiziarsi questa energia positiva l'essere umano ha sempre protetto la messe con preghiere, riti, doni apotropaici. Vengono esposte 171 tavolette votive dedicate al tema della terra, che risalgono al periodo dal 1600 al 1900, provenienti da Italia, Austria e Messico. A esse si aggiungono 80 figure di ex voto in argento e lamiera in parte donati alla Fondazione P.G.R. dai coniugi Antonini.Gli ex voto si riferiscono ai più classici «quadri» della vita agricola che è stata grazia per l'uomo per tanti millenni, prima che si scoprisse l'espressione a km 0, quando cioè si parlava di elementare quanto immensa natura: gli alberi da frutto e le ruote, le nuvole e le spighe, le stalle e la pioggia, queste sono le immagini sulle tavolette. Ci sono ex voto con immense zucche cadute dal treno o «incidenti» in cantina durante limbottigliamento del vino. Prima che noi ci stupissimo davanti alla tecnologia, il fervore di una scoperta arrivava dai più semplici fatti quotidiani.Gli ex voto sono «documenti» che testimoniano epoche storiche, situazioni, modi di vivere, e diventano una fotografia degli anni che dietro le nostre spalle sono la poesia da rinvenire per il futuro. Laver salvato il raccolto dalla grandine o da un incendio, una mucca da una stalla in fiamme, il cibo dalla siccità oppure dalle eccessive piogge era un motivo per ringraziare con tavolette, a volte semplici o più ricercate, la Mano Divina che ci proteggeva.
Lex voto è proprio un dono di mano in Mano, di cuore in cuore, la testimonianza di un messaggio tra visibile e invisibile, di un canto di ringraziamento, di una testimonianza pubblica che è, ad oggi, la prova di una presenza sia dell'offerente che di un proteggente sempre chino sull'ansia dei suoi figli. L'esposizione resterà fino al 28 maggio 2016 in via Morone 1, da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00, il sabato dalle 14.00 alle 18.00. Chiuso lunedì, domenica e festivi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.