Sui rimborsdi in consiglio regionale la scelta della Procura di partire lo scorso 14 dicembre con una prima ondata di avvisi di garanzia solo a carico di Pdl e Lega Nord aveva suscitato arrabbiature e timori: perché noi sì e gli altri no? E, soprattutto: perché noi a ridosso delle elezioni, e gli altri magari dopo? Timori che vengono spazzati via dall'ufficiale della Guardia di finanza che mercoledì scorso va a bussare anche alla sede dei gruppi consiliari di Pd, Sel, Idv. E consegna la seconda ondata degli avvisi. Laddove si dimostra che la disinvoltura nella nota spese non ha colore politico. E che se gli importi messi a carico dell'erario da parte dei consiglieri moderati sono spesso i più rilevanti, anche l'opposizione non si faceva troppi problemi a mettere all'incasso le proprie spese private. Si può legittimamente dire che si tratta soltanto di avvisi di garanzia.
Può darsi che alcuni indagati vedano la loro posizione ridimensionata, può darsi che altri ne escano incolumi. Ma tra le spese che la Gdf ha esaminato, alcune appaiono - con tutta la buona volontà - difficilmente inquadrabili nella attività istituzionale. E alcune superano il limite della spudoratezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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