Festa in Montenapoleone per il nuovo negozio Testoni

Festa in Montenapoleone per il nuovo negozio Testoni

Nonostante l'uggiosa pioggia che si abbatteva senza sosta sulla città, i fan delle celebri calzature firmate a.testoni sono giunti numerosi ieri sera per brindare alla riapertura della boutique di via Montenapoleone 19. Tra loro personaggi del mondo della TV e della musica, ma anche tante new entry. Tutti hanno apprezzato la nuova veste di un indirizzo già noto ai cultori delle calzature e degli accessori di lusso per uomo e donna prodotti dall'azienda bolognese fondata nel 1929 da Amedeo Testoni che sperimentava nella sua bottega tecniche esclusive di lavorazioni. Dopo una ristrutturazione durata tre mesi, lo store ha riaperto i battenti facendo brillare materiali tecnologici come l'acciaio e il cristallo e mettendo in risalto anche la solidità del legno e della pietra Giallo Etrusco Tornabuoni. Un mix di ricerca e lusso oltre che di pregevole artigianato di cui l'azienda che dà lavoro a 300 persone - produce ogni anno 150 mila paia di scarpe da uomo e 10 mila da donna, esportandone oltre l'80 per cento - è espressione. La sua fama si è diffusa in tutti i continenti attraverso cinque società estere, 70 punti vendita monobrand e i migliori multimarca sparsi fra Hong Kong, Cina, Russia, Stati Uniti ed Europa. Nella boutique milanese, due piani dedicati alle calzature e all'abbigliamento per uomo e donna, ieri sera facevano bella mostra di sé la riedizione della celebre Turtle bag, uno dei modelli di punta del brand, ideata per la prima volta nel 2004 e dedicato alla donna. Realizzata a mano in coccodrillo intrecciato con la fodera in morbida nappa color testa di moro, la Turtle bag rappresenta l'esempio più alto del lusso a.testoni e sarà acquistabile su ordinazione. Per l'uomo è stata presentata la calzatura più famosa, la mitica M11559, in una limited edition (dieci pezzi numerati) dove sulla suola è stato inciso, per l'occasione, il simbolo dell'azienda: il crest a.testoni1929 con i due leoni. Inutile dire che in negozio ci sarà la quintessenza di calzature che richiedono anche 200 operazioni, tante delle quali manuali.

«Per essere unici bisogna avere alle spalle una storia importante e interpretarla in chiave contemporanea e innovativa» ha dichiarato l'ad Bruno Fantechi sottolineando la felice traslazione dei valori della scarpa ad altri settori, dalla pelletteria alla giubbotteria e annunciando ulteriori nuove sfide.

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