Fino a domani la manifestazione per i tanti appassionati di fiori e piante

«In tempi di crisi non sono solo i soldi a mancare, ma soprattutto la soddisfazione e la felicità della vita. Niente più di una pianta ci prende per mano per farci entrare in questa dimensione». Se Milano è simile a Tokyo, come alcuni sostengono, il verde a cui aspira non è una macchia dalla presenza anonima o freddamente irrigidita in una scatola preconfezionata, ma un paesaggio che infonda uno spirito di comunione con il primo ambiente in cui l'uomo è stato creato, un giardino, un polmone in grado di portare ossigeno all'interiorità più profonda, come sostiene Andrea Pironi, presidente del Distretto florovivaistico alto Lombardo, che organizza per domenica 7 aprile la prima edizione di «Vaipervivai» nelle province di Como, Lecco, Sondrio, Varese, Monza Brianza e Milano.
Alcuni vivai, chiusi al pubblico come lo Smart Garden meneghino, si apriranno per mostrare la coltura della pianta dall'inizio, dalla nascita. «In questo momento i giovani stanno scoprendo una nuova passione per il giardinaggio e l'orticoltura - spiega Pironi -. Alcuni fondano orti per il piacere di tornare a coltivare la terra e per creare in piccolo prodotti di qualità che destinano anche a una vendita diretta. Milano è una città che ama il verde ma non è soddisfatta di quanto ha, vorrebbe più spazi d'erba, arbusti, alberi, e dall'estetica avanzata». Raffinato ma spontaneo, studiato ma dall'aspetto il più possibile naturale questo è il giardino o il parco sognato nei dintorni del Duomo. Ci si sta preparando a Expo 2015 in nome di un principio, «Nutrire il pianeta», e un albero «è il primo soggetto, soggetto e non oggetto, della catena energetica. Spero che l'appuntamento di Expo serva per mostrare al mondo la grande qualità della tradizione botanica italiana e lombarda. La nostra Regione offre migliaia di varietà di piante esemplari come querce, faggi, bossi».
«Vaipervivai» significa un giorno a contatto con la natura per comprendere che il più piccolo orto e giardino deve essere seguito con cura e passione, cosa che insegnano i professionisti presenti nei vari punti in cui la manifestazione si svolge, dal «Repoplant» di Cornaredo all'«Alpiflora» di Bellagio. «L'evento è stato pensato per far meditare la gente su un principio.

Il verde non è una presenza superflua ma il primo germoglio di vita della bellezza italica, una risorsa di relax, pace, e un'attrazione turistica, una ricchezza su cui puntare». Un balconcino di essenze e profumi insegna ad allevare la vita più sensibile, quella di una pianta, ma è soprattutto il più efficace rifugio contro l'ansia e la paura troppo diffuse in questo momento.

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