Funziona la raccolta dell'umido Un bidone su due passa l'esame

Funziona la raccolta dell'umido Un bidone su due passa l'esame

Il primo tentativo di raccolta dell'umido a Milano risale al 1996 quando l'allora assessore all'Ecologia Walter Ganapini (giunta Formentini) lanciò ai milanesi la sfida pro ambiente. Un flop: gli errori erano parecchi e le famiglie non stavano per niente attente alla separazione dei rifiuti. Nel 1998 il sindaco Gabriele Albertini se ne rese conto e decise di lasciar perdere.
Oggi, dopo oltre 15 anni, i milanesi sono stati più che diligenti e si sono impegnati con una precisione che ha lasciato a bocca aperta. Tanto che a breve mezza città raccoglierà gli scarti di cucina. Milano festeggia i primi risultati dell'avvio della raccolta dell'umido. È grazie a questa frazione dei rifiuti che la percentuale di raccolta differenziata nella zona sud ovest della città - da dove è partita la raccolta - nei primi due mesi dell'anno ha superato il 47%. Il prossimo passo è la distribuzione dei cassonetti e dei kit per la raccolta dell'umido nella zona sud est di Milano nelle utenze domestiche che partirà il 24 giugno. Con la nuova estensione a un'altra area della città, il servizio coprirà il 50% del territorio milanese e coinvolgerà 170mila famiglie. Amsa ha previsto di consegnare circa 170mila kit (che comprendono cestello aerato e una fornitura gratuita di sacchetti compostabili realizzati in Mater-Bi). La distribuzione è stata preannunciata con una lettera inviata a tutte le famiglie e a 700 amministratori di condominio.
Le prime analisi sulla qualità del materiale raccolto nella prima zona della città coinvolta hanno evidenziato «un rifiuto organico di buona qualità e purezza», spiegano dall'azienda di servizi ambientali Amsa. Otto campioni su nove esaminati si collocano, per percentuale di materiale non compostabile presente, nella migliori classi di qualità, con una presenza di frazioni estranee inferiori al 5% (per 6 campioni la percentuale è sotto il 2,5%). Significa che i milanesi ce l'hanno messa tutta e sono stati ben attenti a non gettare nel secchiello dei rifiuti organici anche plastica o altri materiali. «I risultati che stiamo registrando nella zona sud ovest della città, dove il servizio è stato attivato lo scorso 26 novembre, sono molto positivi - spiegano l'assessore a Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran, e il presidente di Amsa, Sonia Cantoni - Da gennaio a oggi il quantitativo medio di rifiuto umido raccolto, fra le utenze domestiche e le grandi utenze, si è attestato a circa 1,8 kg per abitante a settimana, un dato quantitativo superiore a quello stimato in fase di progetto».
Ora toccherà ai cittadini di Corvetto, Ticinese, Rogoredo, Ponte Lambro e Gratosoglio superare la prova del secchiello. «Affrontiamo la seconda fase del piano di estensione della raccolta differenziata con molto ottimismo» spiega la Cantoni. La nuova era della raccolta differenziata a Milano è cominciata alla metà di maggio, quando i milanesi hanno dovuto dire addio ai diversi tipi di sacchetti usati per gettare l'immondizia nel sacco nero: la spazzatura ora viene raccolta in sacchetti trasparenti.

In questo modo si è riusciti a rendere più facile agli operatori di Amsa verificare se i rifiuti sono stati differenziati in modo corretto. Dopo un breve periodo di «regime misto», si è passati al sacco trasparente obbligatorio.

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