A gesti l'uomo pretendeva denaro per non rompere i vetri delle macchine

Muto è muto. Ma è alto, ben piantato. Senza contare che spesso si presentava con un bastone. Così parato, gesticolando affannosamente, sembra abbia spaventato numerose signore e signorine. Riuscendo però nel proprio intento: farsi dare dei soldi che, in qualità di parcheggiatore abusivo, non gli sarebbero spettati. E senza che nessuno mai, sempre nel timore di qualche ritorsione, lo denunciasse. Nel caso in cui qualcuno non si fosse fatto spaventare nemmeno dal suo aspetto minaccioso? Niente paura: anche il solo linguaggio dei segni può fare miracoli, soprattutto in certi ambienti. E lui, a chi non gli elargiva qualche moneta, faceva capire chiaramente che avrebbe fatto del suo meglio per vendicarsi, spaccandogli il finestrino dell'auto e portandogli via tutto quello che era possibile rubare a bordo.
Domenica sera, però, non era aria per Aidin, parcheggiatore abusivo di 34 anni particolarmente attivo nella zona della stazione Garibaldi, tra il cimitero Monumentale e corso Como. Lo straniero, grazie ai suoi soliti metodi intimidatori, è riuscito a far capire all'ennesimo automobilista che se non gli avesse dato qualche moneta per il parcheggio gli avrebbe spaccato il finestrino e avrebbe rubato all'interno. Ma stavolta, quella che nei piani di Aidin doveva essere la vittima prescelta, ha fermato una pattuglia della polizia.
Attorno alle 21 l'italiano, che ha 33 anni, in via Quadrio, ha bloccato una volante per raccontare di essere stato minacciato da un parcheggiatore muto all'altezza del cavalcavia Bussa. Ha spiegato l'accaduto mimando i gesti fatti dal romeno. Così gli agenti hanno pensato che forse era il caso di fare una visitina di persona al romeno.
Il parcheggiatore abusivo, alla vista degli agenti che lo hanno poi arrestato per estorsione, ha cercato invano di nascondersi tra le auto sdraiandosi per terra. A quel punto, sul cavalcavia, è spuntata anche un'altra delle sue vittime.

Una donna che ha confermato l'atteggiamento intimidatorio dello straniero, al quale ha detto di aver dovuto consegnare un euro.
Certo, obietterà qualcuno, un euro non è una fortuna e non cambia la vita né a chi lo dà né a chi lo riceve. Tuttavia nemmeno essere minacciati per parcheggiare non è piacevole.

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