La curva dei contagi continua a salire verticalmente (4.125 i nuovi positivi, di cui 2.031 nel Milanese e 917 in città), le terapie intensive, con 155 ricoveri, sono sature e la paura serpeggia tra la popolazione, il personale medico che rivive i fantasmi di marzo e gli amministratori. Superata la soglia dei 150 ricoveri, ora si passa al livello 3 con la riapertura in Fiera del mega ospedale Covid gestito dal Policlinico. Un dato che allarma i virologi in particolare è che sta cambiando di nuovo il profilo dei malati da Covid 19. «In maniera molto rapida abbiamo osservato un peggioramento della gravità dei malati che arrivano negli ospedali - spiega Andrea Gori, primario di Malattie infettive del Policlinico -. E, fra quelli che vengono ricoverati, diversi hanno bisogno di un supporto importante in termini di ossigenoterapia. Per capirci hanno bisogno del casco Cpap, perché presentano un'insufficienza respiratoria grave».
La situazione è in rapido cambiamento, per quanto riguarda anche la quantità di pazienti che arrivano nei pronto soccorso. «L'epidemia è partita da una popolazione giovanile e abbiamo avuto un 80 per cento di contagi in ambito familiare - spiega Gori -: ora quello che sta cambiando è che l'età media dei pazienti sta decisamente salendo e conseguentemente il grado di compromissione che la malattia comporta. Un conto sono i giovani che per il 65 per cento sono asintomatici e per il restante 35 per cento hanno in genere sintomi più lievi, un conto sono gli anziani. Quando ci si ammala di Covid-19 in età più avanzata, le persone con estrema facilità e più frequentemente sviluppano una polmonite più grave».
In questo momento al Policlinico i ricoverati con Covid sono 12 in terapia intensiva, e 199 in tutto, su complessivi 900 letti dell'Irccs Cà Granda. Ai tempi della prima ondata si era arrivati a gestirne 310 in contemporanea. Attualmente alle persone che vengono intubate in rianimazione, si aggiungono una ventina di pazienti con Cpap. «I ricoveri in terapia intensiva stanno aumentando ed è segno che l'epidemia sta cambiando volto - conclude Gori -. La gente è spaventata, ma in pronto soccorso ci viene quasi sempre perché ha davvero un'insufficienza respiratoria».
A sottolineare la pericolosità della situazione per la popolazione over 65 è il sindaco Sala che già due giorni fa aveva lanciato una appello: i decessi nella fascia di età tra 0 e 69 anni secondo la tabella dell'Iss sono pari all'11 per cento, l'89 per cento è invece dai 70 anni in su. «È veramente importante - ripete - che gli anziani stiano in casa in questa fase critica».
Per facilitare le cose a chi è a casa in quarantena, da oggi la Regione Lombardia ha attivato il servizio di refertazione on line, tramite accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico anche per chi non lo ha ancora attivato attraverso le procedure standard. «Da oggi tutti i cittadini potranno consultare da casa l'esito del proprio tampone senza aspettare la telefonata del proprio medico o la comunicazione delle Autorità sanitarie territoriali» annuncia l'assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera. Il cittadino, in fase di prenotazione o di esecuzione del tampone, comunica di aderire alla modalità online di ritiro degli esiti. Basterà poi accedere alla home page del fascicolo sanitario elettronico.
Intanto la maglia dei contagi si allarga anche alle Rsa: 14 ospiti del Pio Albero Trivulzio sono risultati
positivi, e 5 dipendenti tra terapisti, infermieri, amministratori e operatori del poliambulatorio. Tra gli ospiti contagiati, 4 provenivano da ospedali. Tutti sono stati inviati presso strutture ospedaliere per le cure.
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