Ci sono le testimonianze video dei grandi campioni. I loro discorsi più toccanti, i tiri più incredibili e strani mai segnati nella storia e le immagini dei grandi vip dello spettacolo che ogni sera si trasformano in tifosi sfegatati nelle arene americane, a partire dal regista newyorkese Spike Lee. Per gli appassionati di tecnologia c'è la realtà virtuale, e a chi prudono le mani al solo guardare una palla da basket, nel cortile interno ecco un gigantesco Forza 4 in salsa cestistica, dove i palloni fanno da gettone e vince chi riesce ad allinearne quattro in orizzontale, in verticale o in diagonale, tirando in sette canestri diversi. La terza edizione della mostra dedicata alla pallacanestro d'oltreoceano, aperta pochi giorni fa al Samsung District di via Mike Bongiorno 9 e che resterà aperta fino al prossimo 1 ottobre svela gratuitamente ai visitatori il mondo stellare della pallacanestro americana anche con eventi e ospiti speciali. Nello specifico la mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni dalle 16:00 alle 22:00 (nei weekend dalle ore 11.00 alle 20.00). Ma quest'anno vuole andare oltre il gioco, e concentra le maggiori attenzioni su tutto quello che è il contorno di una partita. Le porte del Samsung District si sono aperte con la partecipazione di grandi campioni del passato come Carlton Myers e Sandro Gamba, in attesa della visita del testimonial di quest'anno, la leggenda Nba Gary Payton, un titolo nel 2006 con Miami e nove volte All Star, prevista per il 20 settembre. «Nba Overtime presented by Samsung» è il titolo della mostra, curata dall'artista e attore Massimiliano Finazzer Flory. La scelta del nome non è casuale. «Overtime» si traduce in «tempi supplementari», che in questo caso però non si giocheranno sul campo: «E' un momento che io amo -spiega Finazzer Flory- perché ci troviamo tutti sospesi. Il pubblico che sta per andare via, resta. Chi sta vincendo, non vince più. E chi stava perdendo, può ancora vincere. Overtime è una metafora della nostra vita, anche se inizialmente avevo pensato a Crossover da usare come titolo». Due le sale: c'è la Smart Arena, con tanti cimeli del passato, comprese le divise di alcuni dei più grandi giocatori di sempre e un piccolo cinema formato da 16 schermi nei quali viene proiettata la storia delle 30 squadre americane in 5 minuti. E poi c'è la Smart home, che ospita tutto quello che è tecnologico, dal nuovo videogame Nbak18 alla realtà virtuale. Presente all'inaugurazione anche l'assessore allo Sport Antonio Rossi: «Non capisco perché il basket piaccia di più della canoa...» ha scherzato durante l'inaugurazione. «Dopo te lo spiego io...» gli ha risposto l'ex cestista e ambasciatore del Coni Carlton Myers, che con la Nazionale vinse l'oro agli Europei del '99. Una medaglia a cui l'Italbasket di oggi ha dovuto rinunciare per l'ennesima volta, eliminata ai quarti dalla Serbia pochi giorni fa seppur a testa alta: «Io ho un certo carattere e non posso essere felice -ha detto Myers-. Sulla carta era tra le migliori nazionali di sempre ma era incompleta, e anche il livello delle altre squadre è cresciuto molto».
Gli fa eco Sandro Gamba, coach della Nazionale che vinse un oro, un argento e un bronzo agli Europei e un argento olimpico tra il 1980 e il 1991: «La nostra era una squadra mutilata, priva di alcuni giocatori chiave. Arrivare in semifinale sarebbe stato a dir poco miracoloso. Giusto così».
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