Guardia giurata spara, uccide il cugino e fugge

Il movente della tragedia forse la gelosia per una diciassettenne romena contesa

Guardia giurata spara, uccide il cugino e fugge

Paola Fucilieri

Un rapporto di convivenza un po' troppo affollato e dagli equilibri delicatissimi, quello tra due cugini italiani e una 17enne di origine romena. La presenza della ragazzina unita al comportamento non proprio corretto del più giovane dei due uomini - che avrebbe tentato di «soffiare» la giovane donna all'altro - ha innescato la subdola miccia della gelosia. Certo, probabilmente non poteva durare, ma che la situazione degenerasse a tal punto da provocare addirittura un omicidio ha colto di sorpresa un po' tutti nello stabile ex Aler di via Giuseppe Di Vittorio 4, a Tavazzano, in provincia di Lodi. Ieri mattina, infatti, poco prima delle 6.30, nell'appartamento al terzo piano, il padrone di casa, Sebastian Ganci, vigilantes 40enne, ha ucciso a colpi di pistola il cugino di 29 anni Amato Di Paola, suo ospite arrivato dalla Puglia (i due uomini sono entrambi originari di Cerignola) e che sembra avesse cominciato a corteggiare insistentemente la giovane con la quale la guardia giurata aveva una relazione da alcuni mesi. Ganci è poi scappato in auto con la 17enne che, terrorizzata, si è fatta lasciare in un autogrill, mentre l'amante ha invertito la rotta di marcia per raggiungere l'appartamento milanese della sorella, in via Fratelli Bronzetti 33. È stata lei, la parente, dopo un po' a chiamare il 112 dicendo: «Mio fratello ha fatto una pazzia». A quel punto il vigilantes è stato raggiunto lì dalla polizia che lo ha fermato e portato in carcere.

Nelle stesse ore intanto la ragazza romena, dall'area di servizio «Somaglia», lungo la Milano-Napoli, all'altezza di Casalpusterlengo, aveva lanciato l'allarme chiamando i soccorsi per spiegare, tra le lacrime, quanto era appena accaduto a Tavazzano. La giovane è stata quindi raggiunta dalla Stradale di Guardamiglio e poi portata in caserma, dai carabinieri della compagnia di Lodi che l'hanno sentita come testimone oculare dell'omicidio.

La vittima era arrivata solo pochi giorni fa nell'appartamento, ospite appunto del cugino. Sabato sera i due uomini e la ragazza sono rincasati insieme e sembravano tranquilli, come hanno testimoniato i vicini ieri parlando con i carabinieri della compagnia di Lodi. Nella notte nello stabile non si sono sentiti litigi o urla, ma ieri all'alba una donna ha udito i colpi secchi di un'arma da fuoco. Ganci infatti ha sparato contro il cugino cinque colpi con la pistola d'ordinanza, di cui tre sono andati a segno, quindi è fuggito trascinandosi dietro la ragazza sconvolta.

Il cadavere di Di Paola è stato trovato più tardi riverso a terra accanto all'ingresso dell'appartamento dove il Reparto scientifico dei carabinieri di Lodi ieri ha svolto accertamenti fino a pomeriggio inoltrato.

Intanto Sebastian Ganci ha passato la notte a San Vittore, in una cella dove viene guardato a vista nel timore che possa togliersi la vita.

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