Dopo la guerra in strada la sinistra sfratta il sindaco

Mentre Pisapia sigla il patto sugli sgomberi degli alloggi occupati i suoi alleati a Palazzo Marino lo attaccano: «Violenze inutili»

Sgomberi, avanti tutta ma in silenzio. Questo il New Deal adottato da Prefettura, Regione, Comune e Aler che ieri hanno siglato il «Piano operativo di azione per la prevenzione ed il contrasto alle occupazioni abusive di alloggi di edilizia residenziale pubblica». Dopo gli annunci della settimana scorsa sul giro di vite contro la piaga dell'abusivismo il clima in città si è fatto molto teso. Durante gli sgomberi di via Vespri siciliani dì lunedì e di quelli alle case occupate Corvaccio e Rosa nera al Corvetto, gli autonomi e gli occupanti si sono scontrati con le forze dell'ordine. Il bilancio è di sei agenti e un manifestante feriti lunedì, mentre ieri sono comparsi striscioni minacciosi («200 sgomberi 200 barricate»). Ecco dunque che il tentativo da parte della Prefettura è di cercare di calmare le acque, portando avanti, allo stesso tempo, le azioni di contrasto all'abusivismo, che vengono programmate settimanalmente come sempre. Forse nemmeno il sindaco ha piacere a sbandierare troppo la campagna di liberazione degli alloggi: il rapporto tra alloggi occupati regolarmente e abusivamente è di uno a 20 (tradotto in numeri assoluti su 79.742 appartamenti abitati 75.688 sono occupati regolarmente, 4016 sono occupati abusivamente) sottolinea Pisapia intervistato dal Il Giorno : «le case abusive sono un problema circoscritto, bisogna cambiare logica e guardare il bicchiere mezzo pieno».

Intanto la sinistra milanese si spacca: se Pisapia e l'assessore alla Casa Daniela Benelli (Sel) siedono al tavolo sugli sgomberi, la capogruppo della Sinistra radicale in Comune Anita Sonego e il segretario Provinciale PRC Matteo Prencipe lanciano un comunicato di fuoco: «Non è con la forza che si risolve il problema degli alloggi e delle occupazioni abusive. Il degrado dei quartieri popolari della città e il problema dell'alloggio come delle occupazioni abusive, non possono essere affrontate con prove di forza e di ordine pubblico che non risolvendo il problema aggravano la situazione. Vi sono oggi diritti negati nella nostra città - proseguono -. Il primo è quello della casa a fronte di innumerevoli alloggi privati e pubblici sfitti e liste di attesa inconcepibili».

Il fenomeno delle occupazioni abusive «è per noi un problema di disagio e fragilità sociale», spiega il prefetto Francesco Paolo Tronca. Il piano prevede un'azione congiunta delle istituzioni per prevenire le occupazioni, con sorveglianza di ispettori Aler e di Metropolitana milanese 24 ore su 24 e il «coinvolgimento esplicito degli operatori sociali». Agli interventi programmati di sgombero si aggiungeranno quelli in flagranza di reato.

«Non si tratta di negare il diritto alla casa - ha detto il prefetto - ma se mai di tutelare quello dei soggetti che hanno diritto all' assegnazione di un alloggio».

«Tutte le istituzioni sono unite per raggiungere lo stesso obiettivo: il ripristino della legalità, accompagnato da un'azione sociale» ha evidenziato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

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