Che si tratti di pilomat, fioriere con un'anima rinforzata, new jersey dipinti e abbelliti da panchine o totem illustrativi, il discorso non cambia. Il tentativo dell'amministrazione è quello di coniugare sicurezza con decoro ed estetica urbana alla ricerca di una «soluzione milanese» all'altezza della fama della capitale del design, per dirla con le parole del sindaco Beppe Sala. Continua il dibattito, dopo l'attacco terroristico del 17 agosto sulle Ramblas di Barcellona, sulla necessità di proteggere cittadini, turisti, semplici passanti senza snaturare la bellezza di vie e piazza, con particolare attenzione al centro storico.
Dopo le proteste e le rimostranze di alcune associazioni di commercianti, Montenapoleone e Buenos Aires in testa, ieri mattina l'assessore alla Sicurezza del Comune Carmela Rozza ha incontrato i rappresentanti di Confcommercio Milano, il vicepresidente per legalità e sicurezza Mario Peserico e il presidente della rete associativa vie milanesi Gabriel Meghnagi. Due i temi sul tavolo: la pedonalizzazione delle vie, che secondo l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran sarebbero «più facili da tutelare», a differenza della collega alla Sicurezza che ritiene «che le macchine parcheggiate a bordo strada costituiscono un utile protezione ai passanti sui marciapiedi» nell'eventualità di un attacco terroristico. «Abbiamo trovato grande sintonia con l'assessore Rozza sulla necessità di tener separato il tema dell'antiterrorismo da quello della pedonalizzazione» sottolinea Meghnagi.
Secondo la necessità - ribadita ancora ieri dal sindaco - di coniugare estetica e sicurezza per quanto riguarda le barriere antisfondamento che dovrebbero essere declinate in forme diverse a seconda del contesto storico urbanistico. «Confcommercio Milano spiega Peserico - chiederà al Comitato Provinciale per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico di essere coinvolto nelle riunioni sulle misure di sicurezza che impattano sull'attività commerciale».
Da parte sua Palazzo Marino ha istituito un tavolo tecnico, cui parteciperanno anche i rappresentanti del commercio, che valuterà le soluzioni proposte dalle associazioni di via, o dei vari sponsor. «Chi ha delle belle idee si faccia avanti» il nuovo appello di Sala a presentare progetti e bozzetti per l'elaborazione di un new jersey «alla milanese» sulla falsa riga delle sculture blindate di Rogers a New York. Tra le proposte di cui si è discusso quella di un «totem» che riporti anche indicazioni turistiche e sugli esercizi commerciali del distretto. Altro invito ripetuto a più voci quello agli sponsor perché si facciano avanti, insieme alle associazioni di via, per finanziare le barriere di design. Così a breve verranno dipinti d'oro e trasformati in panchine i new jersey di piazza Duomo e della Galleria, in attesa appunto di una soluzione di lungo termine griffata «Milano». « Non trascurabile l'aspetto tecnico - ribadisce Carmela Rozza- per esempio i pilomat di Nizza non possono essere installati in Duomo per via della metropolitana, mentre questa sembra essere l'ipotesi allo studio per corso Vercelli.
Stesso discorso per le barriere: in alcuni casi rappresentano un ostacolo per gli ipovedenti, anche in marciapiedi larghi come Buenos Aires». Così al di là dell'assoluta contrarietà alla sistemazione di New Jersey in Montenapoleone, espressa dalle griffe, Rozza sottolinea come «le barriere comunque impedirebbero l'accesso ai mezzi di soccorso».
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