Con i «Gatti» clochard per visitare Sant'Eustorgio

Elena Gaiardoni

«I Gatti Spiazzati», gruppo di senza tetto che accompagnano i milanesi nei tour della guida «I gatti di Milano non toccano terra», di cui i «Gatti» sono gli autori, hanno previsto un itinerario dedicato a Sant'Eustorgio e dintorni per oggi pomeriggio alle 16 e domani, in sintonia con l'ingresso ufficiale a Milano dell'arcivescovo Mario Delpini, che dal tempio del Ticinese poi arriverà in Duomo.

«Facciamo conoscere ai cittadini le leggende di Sant'Eustorgio, che non ha una croce sul campanile ma una stella, perché conteneva le spoglie dei Re Magi, trafugate dal Barbarossa» racconta Aldo Scaiano, presidente del gruppo che fa capo alla Caritas. «I milanesi devono conoscere l'importanza cristiana di questo sito, sede della Santa Inquisizione. Qui che si bruciavano streghe, eretici» e gatti, ordunque si resta in tema.

Da Sant'Eustorgio, il tour, musicato da poesie di Alda Merini, proseguirà nell'area della Darsena e dei Navigli. Durante la camminata sarà illustrata la storia della Cappella Portinari, delle processioni laiche di Gian Galeazzo Visconti e Ludovico il Moro. Un itinerario di nemmeno un chilometro tra fatti veri ed altri tanto fantasmagorici per non essere veri, da percorrere in un paio d'ore comprese due soste panchina, luogo privilegiato di conoscenza per chi vive in strada. La visita si concluderà nella bottega Chico Mendes. Costo della passeggiata: 10 euro. Il ricavato sarà dato ai «Gatti spiazzati». Ci saranno anche gatti veri? «Quelli ci tengono compagnia nella piazzetta di via Famagosta del centro diurno della Caritas, dove ci riuniamo, però con noi vengono i cani dei visitatori e il tour con gli animali è più divertente».

Perché la guida, in vendita in undici botteghe del commercio equo e solidale, si chiama «I gatti di Milano non toccano terra»? «Anticamente un gatto poteva andare dall'Arco della Pace fino a porta Venezia camminando solo sui tetti della città».

E, là, in alto, non era randagismo.