I volti di Geminiani, musicista e mecenate

Domani in via Lanzone concerto sulle «Sonate per violoncello» dell'autore settecentesco

Luca Pavanel

Magari a volte qualcuno pensa che i musicisti oggi facciano un po' troppe cose, chissà qualche volta un po' meno quello che principalmente sanno fare - suonare se sono interpreti e/o scrivere se sono compositori - a favore di altre (numerose) attività che poi risultano agli atti, come quelle dell'organizzatore di concerti, l'editore e persino il mercante d'arte. Ma la questione è vecchia, anzi a ben vedere antica. Si prenda, per esempio, Francesco Geminiani: parliamo di un personaggio del Settecento italiano; ecco lui, moderno e intraprendente, faceva tutte queste cose molto egregiamente, insieme all'eccelsa attività musicale. Chi vuole incontrare la sua opera ha l'occasione di farlo domani alla Chiesa di San Bernardino alle Monache - in via Lanzone 13 a Milano - dove dalle ore 20.30 saranno al centro della scena il violoncellista Francesco Galligioni (che sostituirà Adriano Maria Fazio, in un primo momento annunciato) e il clavicembalista Luca Oberti che di questo autore eseguiranno «Sonate per violoncello».

Il recital avviene nell'ambito di Milano Artemusica, festival di musica antica che da molti anni riempie con qualità le serate cittadine con una programmazione musicale tanto interessante quanto, a conti fatti, assai frequentata. Qualche informazione storica sull'evento. Il personaggio proposto attraverso le sue creazioni, toscano formatosi a Roma, «avrebbe perpetuato la lezione del maestro (nientemeno che Arcangelo Corelli, ndr) tra Londra e Dublino fino al 1760», viene spiegato dalle note di sala. In particolare il concerto «trasporta nel cuore del mondo creativo dell'artista lucchese». Ci si confronterà con le tre raccolte di sonate solistiche realizzate dall'autore con «corelliana parsimonia»; in particolare verranno prese in esame musicale le due raccolte di sonate per violino risalenti al 1716 (op. 1) e al 1739 (op. 4) nella forma indiretta della trascrizione per clavicembalo, uscita nel 1473 con il titolo Pièce de clavecin. Bella musica in buone mani. Basta dare una breve occhiata ai profili degli interpreti, a partire da quello di Galligioni, anche membro fondatore dell'Accademia di San Rocco, ha suonato nelle più prestigiose sale del mondo; stesso livello il tastierista Luca Oberti, uno dei maggiori nel suo campo; nel 2014 ha fondato l'ensemble Xarabande con il quale si dedica al repertorio cameristico classico e romantico su strumenti originali.

Dopo questo appuntamento, ne restano altri sette con la programmazione di Milano Artemusica: non c'è che l'imbarazzo della scelta, si segnala l'evento che si svolgerà

sabato e domenica, «Weekend in museo: visite e momenti musicali» che si svolgerà alla Pinacoteca Ambrosiana con gli allievi dell'Istituto di musica antica della Civica scuola di musica «Claudio Abbado» diretta da Andrea Melis.

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