Icone del cinema e talenti Così resiste la città d'essai

All'Oberdan i più celebri film di Carmen Miranda e Orson Welles Dal Beltrade al Martinitt, «chicche» di celluloide nelle sale di periferia

Icone del cinema e talenti Così resiste la città d'essai

Malgrado le difficoltà e la crisi delle sale cinematografiche, la Milano dei cinefili continua con il nuovo anno a proporre rassegne e pellicole al di fuori dei soliti circuiti, tra film d'essai, anteprime o in lingua originale. Interessante il programma di questo fine gennaio a cominciare dalla proiezione speciale di «Unbroken», il secondo film firmato dalla superdiva Angelina Jolie , al cinema Colosseo (il 27 alle 21, sottotitoli in italiano) nel programma della sala Bio che anticipa di qualche giorno l'uscita in sala. Doppio appuntamento stasera al cinema Beltrade con il terzo e ultimo dei Lux Film days , con il film «Ida» di Pawel Pawlikowski, in lingua originale con i sottotitoli in italiano (ingresso gratuito), candidato all'Oscar come miglior film straniero, forte di 48 premi in vari festival internazionali (la proiezione sarà preceduta da un ricco aperitivo, a cura de Il Tempio D'oro); la serata prosegue con «Mateo», un film di Maria Gamboa che racconta il potere trasformativo dell'arte e della bellezza nella vita, tutt'altro che semplice, di un ragazzino colombiano; il 24, ancora al Beltrade , alle 21.30, proiezione di «20.0000 Days on Earth – Nick Cave».

Cinema radicato nella realtà contemporanea con l'omaggio al cinema visionario di Xavier Dolan che prosegue allo Spazio Oberdan , dal 23 fino al 1 febbraio. Il cinema pulsante del neoromantico regista canadese, enfant prodige mondiale che a soli venticinque anni ha già firmato cinque lungometraggi, tutti di qualità espressiva e di una maturità di linguaggio davvero sorprendenti, e il primo dei quali, «J'ai tué ma mère», realizzato a nemmeno vent'anni, arriva in sala, per la prima volta in Italia, per far esplodere sullo schermo la grande vitalità di un cinema autoriale e avvincente al tempo stesso, scandito da uno stile narrativo personale, che inquieta e cattura, emoziona e fa pensare. In programma tutti e quattro i suoi film a partire dal suo ultimo, bellissimo «Mommy», appena uscito in Italia.

Ancora promossa dalla Cineteca Italiana, una rassegna (da oggi al 26 gennaio) in tre film (tutti inediti in Italia) per ricordare a sessant'anni dalla prematura scomparsa, Carmen Miranda , la cantante e ballerina brasiliana dall'ancheggiare conturbante, voce suadente e seduttiva che conquistò rapidamente spettatori e critici cinematografici e le sue canzoni (Amado mio, Ultima Vez, Brazil, Tico-Tico, Saludos Amigos) scalarono le classifiche statunitensi hollywoodiani degli anni Quaranta. Infine a completamento della rassegna su Orson Welles , ancora per la Cineteca Italiana, in sala (il 25 ore 11) «Too Much Johnson», il primo film, muto diretto da Welles nel 1938, opera leggendaria, ritrovata e restaurata dalla Cineteca del Friuli. Sfida coraggiosa per il teatro Martinitt che apre una nuova sala cinematografica nella zona Lambrate (via Pitteri, 58) con una programmazione che entra nel vivo da febbraio.

Dedicato ai giovani cineasti in erba, agli addetti ai lavori e agli appassionati di nuovi linguaggi tecnologici, in collaborazione con VideoSoundArt, da non perdere, il Workshop di performance interattiva, presso la Civica Scuola di Cinema , condotto da Frieder Weiss, autore di videoinstallazioni che ha sviluppato software innovativi applicati alle arti performative che prevedono l'utilizzo di una videocamera per monitorare, analizzare e visualizzare il movimento del performer. Il workshop è finalizzato all'uso pratico di tecnologie di video motion sensing (dal 21 al 23 gennaio, presso la sede della Civica scuola di Cinema all'ex Manifattura Tabacchi).

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