Con gli incassi delle multe asfalti e pattuglie anti-rom

Metà delle entrate è vincolata a misure di sicurezza dal presidio fisso in via Idro a più luci in periferia

Con gli incassi delle multe asfalti e pattuglie anti-rom

Il centrodestra le ha definite una «tassa occulta». Quasi tre milioni e 400mila di sanzioni elevate dai vigili nel corso del 2016, circa sei al minuto. Il buono della vicenda è che per legge il 50 per cento degli incassi dalle multe per violazione al Codice della strada sono «vincolati» al miglioramento (ad esempio) della segnaletica stradale o alla manutenzione delle strade. L'anno scorso il Comune ha registrato entrate dalle multe per circa 150 milioni di euro e ieri la giunta ha approvato la destinazione di quei 75 milioni 920mila e 400 euro che rappresentano l'esatta metà. Il 25 per cento della cifra sarà utilizzata per «interventi di ammodernamento, potenziamento e messa a norma della segnaletica stradale».

Quasi milioni di euro in particolare saranno spesi per il miglioramento dell'illuminazione pubblica, una delle richieste che più sovente arrivano dai Municipi. La stessa porzione (25%) sarà destinata come prevede la legge al «potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni del Codice della strada» - sembra un paradosso, coi soldi delle multe pagate i milanesi contribuiscono ad essere sanzionati ancora più facilmente -, oltre che all'acquisto di mezzi e attrezzature per la polizia Locale. Il restante 50 per cento del pacchetto - quindi circa 38 milioni di euro - sarà investito per la manutenzione stradale e «gli interventi a tutela delle utenze deboli come bambini, anziani, disabili, pedoni e ciclisti». Basta pensare agli scivoli stradali, chi è costretto a muoversi in carrozzina ne reclama l'insufficienza in moltissime zone.

«Con questi finanziamenti pensiamo di poter assicurare più strumenti alla polizia locale per supportare attività straordinarie, come ad esempio i servizi mirati o la presenza fissa di pattuglie in aree critiche di Milano» afferma l'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza. Basta pensare che proprio i cosiddetti «soldi delle multe» hanno permesso al Comune di pagare le pattuglie straordinarie messe in campo la notte di capodanno, unnumero maggiore rispetto agli anni pre-emergenza terrorismo.

Vengono pagate pescando risorse da questo capitolo anche le macchine fisse dei vigili in via Idro, per evitare che i rom non occupino ancora le casette del campo non ancora demolito, o quella che ogni sera pattuglia piazza Ferrari dalle 17 alle 19.

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