Ingresso Allianz nel cda Scala. Via al progetto della Cittadella

Ingresso Allianz nel cda Scala. Via al progetto della Cittadella

Ufficializzate ieri le nomine del nuovo cda della Scala. Entrano l'ad Allianz Giacomo Campora al posto di Giorgio Squinzi, il patron di Mapei scomparso a ottobre e il pianista Nazareno Carusi in quota Fi in rappresentanza della Regione al posto di Philippe Daverio. Su indicazione del Mibact al posto di Margherita Zambon c'è Maria Teresa Carpio, moglie di Paolo Bulgari. Riconfermati Alberto Meomartini per Camera di commercio, Aldo Poli per Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Giovanni Bazoli Fondazione Cariplo, Claudio Descalzi Eni. Il gran veterano è Francesco Micheli, al terzo mandato e come la Carpio Bulgari in quota al ministro Franceschini. In quanto sindaco, di diritto e presidente Giuseppe Sala che ha ricordato che da marzo Dominique Meyer sarà sovrintendente con deleghe «in linea con quelle precedentemente gestite sia da Lissner che da Pereira». Stipendio dunque a 240mila euro. Dal 15 dicembre Meyer fa la spola tra l'Opera di Stato di Vienna, dove chiude a giugno, e Milano. Da chi l'ha preceduto, ha avuto in dote una stagione praticamente fatta e un'altra a buon punto, ma sta operando alcune rettifiche, vedi la produzione di aprile, Pelléas et Mélisande di Claude Debussy che arriva con un cambio di regia. Pare che l'originale, di Matthias Hartmann, non fosse propriamente un capolavoro e così si riprende l'allestimento di Daniele Abbado presentato al Maggio Musicale Fiorentino 5 anni fa.

A marzo il cda torna a riunirsi. Due le questioni sul piatto: aspetti economici e la Cittadella della Scala che dovrebbe sorgere in area Rubattino, un accorpamento che determinerà efficienze nella gestione stimate in un milione di euro all'anno, come spiegò il direttore generale Maria Di Freda. Per la verità Sala è cauto. «È un'ipotesi che credo possa funzionare. Stiamo facendo le ultime verifiche per capire se può essere fatto». Rimane da fare il punto sul «piano economico e finanziario che mostra la sostenibilità degli investimenti. Anche su questo, abbiamo chiesto che a marzo si faccia il punto». La Cittadella è stata pensata per progettare, costruire e immagazzinare scenografie, costumi e attrezzature necessarie alle rappresentazioni. Lì confluiranno i laboratori ora nell'ex Ansaldo e i magazzini di Pero, Figino e Vittuone. Studi (del Politecnico) dimostrano che «non è sostenibile affittare ulteriori spazi, è meglio individuare un terreno e costruire ad hoc.

Abbiamo discusso l'ipotesi con il Comune e pensato all'area Rubattino. Avremo bisogno di 27mila mq per i laboratori e 36mila per il deposito», spiega Maria Di Freda, alla Scala dal 1973, ora a fine mandato, ma figura ponte tra la Scala-Pereira e la Scala-Meyer.

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