L'«Attila» per la prima, Woody Allen e Pereira La lirica cala i suoi assi

Il sovrintendente canta «Ariadne» di Strauss l'americano in regia per «Gianni Schicchi»

L'«Attila» per la prima,  Woody Allen e Pereira La lirica cala i suoi assi

Una Scala verso le stelle. Il sovrintendente e direttore artistico Alexander Pereira affiancherà al suo prestigioso «dietro le quinte» una salita alla ribalta direttamente sul palcoscenico. Accadrà nell'Ariadne auf Naxos di Richard Strauss. Un fuoriclasse della regia cinematografica mondiale, Woody Allen, curerà l'allestimento del Gianni Schicchi di Antonio Salieri, già andato in scena a Los Angeles, e sarà ospite di Milano e del teatro per qualche giorno a luglio 2019. Il ritorno di Cecilia Bartoli, dopo anni di assenza, nei panni di Cleopatra nel Giulio Cesare di Georg Friederich Haendel.

La nuova stagione della Scala, che si aprirà con Attila di Giuseppe Verdi diretto da Riccardo Chailly, punta sulle eccellenze e sull'italianità. Perché oltre al repertorio del genio di Busseto - dal quale verranno recuperati anche Traviata (a gennaio), I masnadieri (a luglio) e Rigoletto (a settembre) - spicca la presenza di Giacomo Puccini con Manon Lescaut (tra marzo e aprile) e Gaetano Donizetti con Elisir d'amore (tra settembre e ottobre). Di quest'ultimo sarà preparata anche una versione per bambini all'interno del progetto «Grandi spettacoli per i piccoli» a sottolineare la cura e l'interesse del teatro per il suo pubblico di domani.

E, se dal cinema viene adottato il talento di Woody Allen, sempre dal grande schermo proverrà la regia di Liliana Cavani per Traviata. Un modo come un altro per porre l'accento sull'interdisciplinarietà dell'arte che rappresenta l'essenza stessa del fattore culturale. A completare il nutrito programma presentato ieri, ci sono La Cenerentola di Gioacchino Rossini (da febbraio ad aprile) nell'anno della ricorrenza del pesarese, Chovanscina di Modest Musorgskij (tra febbraio e marzo),Idomeneo di Mozart (tra maggio e giugno), Die tote Stadt di Eric Wolfgang Korngold (tra maggio e giugno) e Die Aegyptische Helena di Richard Strauss (a novembre).

La scelta delle opere per la stagione lirica, che costituisce il fiore all'occhiello del teatro, si inserisce nel solco di una tradizione già collaudata che tiene vivo il ciclo pucciniano, inaugurato gli anni scorsi da Turandot, La fanciulla del West e Madama Butterfly con un'edizione di Tosca in preparazione per il cartellone 2019-2020.

Lo stesso accade per il repertorio mozartiano e per il percorso dedicato a Strauss iniziato con Der Rosenkavalier diretto da Zubin Mehta.

Tra le stelle del belcanto che calcheranno il palco, oltre ai menzionati Alexander Pereira nei panni dell'Haushofmeister di Ariadne e Cecilia Bartoli, vanno segnati i nomi di Ildar Abdrazakov, il basso più talentuoso della sua generazione, Sonya Yoncheva che sarà Violetta nella Traviata diretta da Myun-Whun Chung con Placido Domingo, Marianne Crebassa e Maxim Mironov, accoppiata di protagonisti di Cenerentola, mentre Vittorio Grigolo torna alla Scala come Nemorino nell'Elisir d'amore. Non mancheranno infine le serate dedicate alle prove aperte che tanto successo hanno avuto negli anni scorsi.

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