L’INTERVISTA MATTEO SALVINI

Il 2010 per la Lega? «Abbiamo seminato tanto. E questo sarà finalmente l’anno del raccolto». Parola di Matteo Salvini, vice segretario nazionale della Lega lombarda.
Onorevole Salvini, mettiamo i piedi per terra?
«La Lega ha i piedi a terra, ma con le elezioni regionali diventeremo il primo partito in Lombardia».
Un sogno?
«Non credo ai sondaggi, ma tutti ci danno in testa. Supereremo anche i duecento sindaci della Lega».
Una responsabilità. Cosa significa per i lombardi?
«Riforme. Ne ha parlato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel suo discorso di Capodanno».
Ne parlano tutti.
«Per noi la riforma è una sola, il federalismo».
È già stato approvato.
«La Lega vuole la polpa. I soldi nel portafoglio».
Lei parla di quello fiscale?
«Le regioni potranno finalmente trattenere parte delle tasse versate da chi abita il territorio. Per la Lombardia significa il 20 per cento in più».
Più soldi ai lombardi. Che sono già ricchi.
«I Comuni potrebbero ridurre le tasse. Chi guadagna mille euro al mese potrebbe trovarsene 1.200. Oppure il 20 per cento di servizi in più: sanità, asili, sicurezza».
Cominciamo dalle elezioni in Regione.
«Con la Lega che conta di più anche le nostre battaglie avranno più forza».
La prima?
«Portare a 10 o addirittura a 15 anni l’obbligo di residenza per l’assegnazione delle case popolari».
Ci vogliono già 5 anni.
«Non bastano. La metà degli alloggi oggi finiscono agli stranieri. Così non va».
E poi?
«Politiche socio-sanitarie, controllo della spesa. Si è data troppa importanza alle cliniche private e si è dimenticato il pubblico».
Quella lombarda è la sanità migliore.
«Ma Milano ha la media più bassa di posti per anziani nelle case di riposo».
La sanità è un pallino di Formigoni. Vi piace la sua candidatura?
«È nelle cose».
Manuale Cencelli, voi incassate Veneto e Piemonte.
«No. Formigoni ha amministrato bene. Ma con un vice presidente della Lega amministrerà meglio».
Vuol dire che se ci sarà un sindaco del Pdl, la Lega chiederà il vice sindaco?
«Magari Milano avrà un sindaco della Lega e un vice sindaco del Pdl».
Siete un partito di lotta, sapete amministrare?
«La Sea, la società che gestisce gli aeroporti lombardi, ha funzionato bene nonostante i disastri planetari e soprattutto romani. La Lega sa governare momenti difficili».
Malpensa è in agonia e voi pensate al prossimo rinnovo delle cariche?
«Bonomi l’ha fatta ripartire, mi sembra giusto lasciargli proseguire il lavoro».
Nel 2011 si vota anche per il sindaco.
«Noi andiamo avanti con le nostre battaglie sulla priorità ai lombardi».
Sempre battaglie, una vitaccia la vostra.
«Prima ci dicono così, poi capiscono che avevamo ragione».
Chi si loda s’imbroda.
«Il prefetto ha detto che il 2009 è stato l’anno record per gli sgomberi: campi rom e case popolari occupate. Avanti con la politica del rigore. Grazie alla testardaggine del ministro Maroni i campi di via Triboniano, via Bonfadini, via Novara e via Negrotto stanno chiudendo».
Di quanti campi rom ha bisogno Milano?
«Zero».
I rom mica si possono deportare.
«Sto scrivendo una lettera ai 5mila residenti di viale Padova e via Idro dove sta per nascere un nuovo campo».
Vede che servono?
«L’obiettivo è zero. Ma ci vuole tempo. E questo è un campo di transito: al massimo 4 mesi, gente con la fedina penale pulita, che paga sosta, acqua e gas. E che manda i bambini a scuola».
Le moschee servono?
«Voglio dirlo chiaro agli amici del Pdl: tornino sui loro passi, finché ci sarà la Lega a Milano non ci sarà nessuna moschea. Né grande, né media, né piccola».
Litigherete ancora con l’arcivescovo Tettamanzi.
«Da parte nostra c’è stato qualche eccesso verbale. Ma ho già chiesto un incontro».
Il prossimo bilancio del Comune?
«Sarà magro, non c’è il federalismo. Chiederemo un fondo anti-racket. Commercianti e piccoli imprenditori disperati sono sempre di più».
E poi?
«Le nuove povertà. I genitori separati oggi finiscono nei dormitori coi barboni. Ci vogliono strutture per loro».
Le piace il nuovo Piano di governo del territorio?
«Presenteremo molti emendamenti. Costruiamo meno e costruiamo meglio».
Podestà vuol far pagare il pedaggio in tangenziale.


«Farò firmare tutti i parlamentari della Lega: a Milano si pagherà un centesimo in più solo quando pagheranno anche a Roma. Oggi il raccordo anulare è tutto gratis».
La Moratti vuole intitolare una via a Craxi.
«Il 2010 è l’anno del rigore. Non mi sembra che gli anni del craxismo fossero di rigore. Riparliamone nel 2011».

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