Lambrate e Rubattino: i residenti esasperati inchiodano il Comune

Per assessore e consiglieri assemblea di fuoco con i cittadini ostaggio di abusivi e balordi: «Fate qualcosa, non possiamo più vivere così»

Lambrate e Rubattino: i residenti esasperati inchiodano il Comune

Aut aut di Lambrate e di Rubattino al Comune. Dopo le denunce dei giorni scorsi sull'allarme sicurezza e degrado nell'area stretta tra Città Studi e la ferrovia Lambrate, ieri sono arrivate le prime risposte di Palazzo Marino. All'alba è stata sgomberata la favela di via Cima, mentre in serata l'assessore comunale alla sicurezza Marco Granelli, il presidente della commissione consigliare sicurezza Gabriele Ghezzi e la vicepresidente Rosaria Iardino hanno incontrato i cittadini dei quartieri, alla periferia nord est della città.

All'ordine del giorno dell'incontro pubblico il grido di allarme di cittadini che «hanno paura a uscire la sera», che «vengono minacciati e aggrediti quotidianamente», «che sono stati derubati della propria dignità e del proprio diritto a vivere sereni».

Da piazza Rimembranze di Lambrate, via Cima, via Rubattino, via Valvassori Peroni, via Pini, piazza Gobetti, via Rizzoli. In questa zona i milanesi si sentono ostaggio di balordi, degrado, sporcizia e prostituzione. E la situazione non è migliorata, anzi, pare sempre più difficile. «Questi balordi, disperati, uomini che bivaccano tutto il giorno per le strade ubriachi e aggressivi fanno quello che vogliono, si sentono padroni del quartiere - denuncia la portavoce - serve un presenza forte delle forze dell'ordine e dell'amministrazione. Noi non possiamo più vivere in queste condizioni». I residenti di zona 3 continuano a segnalare queste situazioni all'amministrazione, gli operatori Amsa sono costretti a effettuare la pulizia di strade e giardini sotto la scorta della polizia locale, hanno presentato un esposto alla Prefettura. La misura è colma, i residenti sono al limite e chiedono risposte immediate.

Tre le richieste fondamentali: dare risposte definitive a sgomberi che per quanto frequenti risultano inefficaci («il giorno dopo che sono stati allontanati, gli abusivi ritornano» accusano i residenti), una presenza costante e massiccia delle forze dell'ordine, un potenziamento dell'illuminazione pubblica.

L'assessore Granelli presenta il conto di quanto fatto: «163 interventi di allontanamento, demolizione delle baracche e pulizia. Nel complesso sono state allontanate 506 persone e 271 veicoli, dei quali 203 roulotte e camper soprattutto in via Cima e in via Bistolfi. In particolare sono stati effettuati 149 controlli in via Rubattino, 110 in via caduti di marcinelle, 54 controlli in via caduti in Missione di Pace».

Poi c'è la questione delle aree private: a fine ottobre il comune ha incontrato una decina di proprietari delle aree abbandonate e degradate della zona, cui è stato ingiunto di mettere in sicurezza le

aree. «A breve procederemo con un'ordinanza contingente e urgente se non rispetteranno l'ingiunzione» spiega ancora Granelli. «Da ottobre sono già passati troppi mesi» replicano i cittadini. «Non possiamo più aspettare».

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