L'arte indipendente apre le porte al pubblico

Visitabili da martedì gli atelier di pittori, scultori e performer

Marta Calcagno BaldiniNon che sia un vero e proprio censimento, ma in fondo lo Studio Festival #2, che si svolge da martedì al 19 negli atelier degli artisti che vi partecipano, ha la funzione di raccogliere, riunire e mostrare pittori, scultori, performer e artisti indipendenti all'opera in città. Sono più di 300, dai 20 agli 80 anni, dai neo diplomati di Brera a chi ha già segnato la storia dell'arte, come Diego Perrone, Mario Airò, Vedovamazzei. «Milano è senza dubbio la città in Italia che ne accoglie di più» dice Anna Stuard Tovini che, con Vincenzo Chiarandà (con cui forma il gruppo «Premiata Ditta»), Claudio Corfone e Rebecca Moccia, hanno ideato e organizzato il Festival. «Roma è troppo grande e confusionaria aggiunge Rebecca Moccia -. Milano è più pratica, ed è un luogo di passaggio: le occasioni d'incontro sono maggiori».Un Festival organizzato da artisti per artisti, che non ha competizione, non c'è un premio in denaro e nemmeno un catalogo. È quasi una rappresentazione concentrata di ciò che dovrebbe accadere in genere nella vita di tutti i giorni degli artisti: «Gli studi sono sempre aperti in ogni città». In questi tre giorni, però, oltre agli atelier a disposizione del pubblico dalle 14 alle 17, sono stati creati per ogni giornata dei Focus territoriali. In queste occasioni ogni studio chiuderà alle 21 e presenterà un suo specifico programma: martedì focus sulla zona Nord Est (da via Venini 83, dove si trova anche lo studio di Mario Airò, a, in via Scutari 5, lo Studio di Riccardo Andujar). Mercoledì si passa alla zona Est (ad esempio nella Casa studio di Francesco Maluta e Serena Vestrucci, via Giovanni Ventura 1). Giovedì su zona Sud (nello studio di Marta Pietrobon in via Anelli 8), il 18 sulla zona Ovest-Centro (Stephanie Stein in via Mosè Bianchi 21) e sabato 19 su quella Nord Ovest (Collezione privata di Vedovamazzei «Mostra di giovani artisti con qualche vecchietto» nella Casa studio di Vedovamazzei, piazzale Carlo Archinto, 9, o l'artista Bros che interviene nello studio con una installazione che nasce dalla riflessione del suo lavoro agli hangar di Milano Expo 2015, i Magic boxes magenta e ciano.

Nello Studio di Claudio Corfone e Andrea Magaraggia (via privata Pantelleria, 5). E non è tutto: ad aumentare le occasioni di conoscenza reciproca e di dialogo sono anche i 15 eventi collaterali organizzati in luoghi speciali, come la mostra curata da Adrian Paci per la Fondazione Pini.

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