Un lavoro per gli ex dipendenti dell'Alfa

Ormai non ci speravano più. Ma, a sorpresa, gli ex dipendenti dell'Alfa Romeo si troveranno a scartare un regalo inaspettato. E quindi ancora più gradito. Con l'inizio dell'anno nuovo per loro arriverà anche il posto di lavoro. Nei prossimi giorni i 40 alfisti verranno contattati uno ad uno e quella telefonata cambierà le sorti del 2013 per tutta la loro famiglia dopo anni di proteste, appelli e sacrifici.
La loro assunzione fa parte delle clausole imposte dal sindaco-commissario di Arese Anna Pavone durante le trattative per concedere i via libera al nuovo progetto di riqualificazione dell'area dell'ex Alfa. Dopo 17 anni il quartiere dismesso conoscerà nuova vita, con abitazioni, capannoni nuovi, un enorme centro commerciale.
Il biscione del marchio Alfa, ormai decadente e arrugginito, verrà rimosso ma sarebbe stata una vergogna non tendere una mano agli ultimi dipendenti della casa automobilistica che in passato ha fatto conoscere tanta gloria a tutta la zona. Ed ecco allora il piano di ricollocamento. Nel faldone dei documenti, sudatissimi, in cui è scritto il futuro dell'area industriale, c'è anche la voce che riguarda i veterani. «Su 40 dipendenti - spiega Anna Pavone - alcuni sono vicini alla pensione e li accompagneremo a quel traguardo con degli aiuti. Per gli altri abbiamo previsto un programma di reinserimento». In collaborazione con una società di ricerca del lavoro, saranno studiati dei percorsi di aggiornamento e reinserimento che porteranno alla firma di un vero e proprio contratto di assunzione a tempo indeterminato. Anna Pavone, che dagli uffici della prefettura ha sempre seguito la telenovela dell'Alfa Romeo per i problemi di ordine pubblico e per le trattative sindacali, una volta che si è seduta sulla poltrona di sindaco ha deciso di risolvere la questione una volta per tutte. Ed ecco il risultato.
Sciolte pure le tensioni con i commercianti. Anche se qualche negoziante del centro di Arese è ancora scettico e teme il fallimento all'ombra nel nuovo centro commerciale Iper, sono previste misure «paracadute» che eviteranno le chiusure. L'accordo prevede sostegni pari a 4,5 milioni da spalmare su dieci anni di iniziative e progetti ad hoc. Non solo, per le piccole e medie imprese che manterranno l'attività nel centro della città, sono previsti affitti calmierati nei nuovi padiglioni, da utilizzare per stoccaggio o produzione. I soldi ci sono.

«A breve ci sarà anche un piano per utilizzarli a tutela dei commercianti - spiega la Pavone - Declineremo il progetto assieme alle associazioni, i negozianti devono fidarsi». Prima delle prossime elezioni amministrative, quando lascerà l'incarico, il commissario-sindaco vuole aver portato a termine la sua missione. Senza sconti.

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