Cronaca locale

Ma il lavoro tiene e sfiora il pre-Covid

Mancano 30mila posti per tornare ai livelli 2019. Disoccupazione al 5%

Ma il lavoro tiene e sfiora il pre-Covid

Il numero degli occupati in Lombardia nel secondo trimestre di quest'anno tocca il livello di 4 milioni e 439 mila unità, con una crescita di 115 mila posizioni su base annua. È questa la principale evidenza del rapporto di Unioncamere Lombardia realizzato sulla base delle stime e dati Istat e Inps relativi al secondo trimestre di quest'anno.

Nonostante le difficoltà del contesto in cui si muove, il mercato del lavoro regionale - almeno nella prima parte dell'anno - prosegue quindi una fase positiva avviata nel secondo trimestre 2021, anche se con un lieve rallentamento rispetto all'incremento già registrato nei primi tre mesi. Il recupero dei livelli pre-Covid ora appare quasi completato: mancano solo 30mila occupati per tornare ai valori del 2019. «I dati lombardi di questo primo semestre 2022 mostrano un mercato del lavoro ancora in piena salute, anche se ci sono segnali di rallentamento - commenta Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia Il rafforzamento del tempo indeterminato è un fatto molto positivo che segnala il consolidamento della crescita nell'occupazione ampliando gli organici stabili delle imprese. Resta da vedere quale sarà l'impatto dei costi di produzione ed energia sulle prossime rilevazioni trimestrali visto il calo che i dati più recenti sembrano già indicare a livello nazionale».

Con questi dati il tasso di occupazione regionale si attesta al 68,3%: un livello nettamente superiore alla media nazionale (60,5%) e in crescita di quasi due punti su base annua. Ancora in diminuzione la disoccupazione, con il tasso che scende al 5% e si riporta in linea con i livelli pre-crisi. La crescita degli occupati spinge al rialzo il tasso di attività (71,9%), che misura la partecipazione della popolazione al mercato del lavoro, in crescita di 1,2 punti su base annua e ormai prossimo anch'esso ai valori del 2019. Anche se i dati di flusso confermano il proseguimento della fase positiva, si registra un rallentamento rispetto ai primi tre mesi dell'anno. La cassa integrazione conferma il forte calo su base annua pur restando ancora superiore ai valori pre-Covid: diminuiscono dell'87% le ore autorizzate. Scendono tutte le componenti della Cig.

tranne quella straordinaria, che torna in crescita del +34,5%.

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