la lettera/3

Mi chiamo Clara e sono una bimba di 4 anni che non frequenta la scuola materna perché avendo cambiato residenza nell'anno scolastico già iniziato non c’è più posto per me. La mia mamma ha fatto l’iscrizione tardiva ai primi di ottobre in zona 5, dove le hanno detto che avendo frequentato un istituto paritario è come se io non fosse mai andata a scuola. Per adesso la mia mamma mi tiene a casa sperando che mi chiamino, perché le hanno detto che eventualmente faranno sapere: lei continua a chiamare le scuole per sapere se c’è posto, ma la risposta è sempre negativa. Io in casa oltre a giocare e colorare non so che altro fare, mi manca l’ambiente di una scuola dove possa imparare delle cose che mi aiutino a sviluppare meglio le mie capacità. Lo so che lei è piena di impegni molto importanti ma io non so più cosa fare.

Carissima Clara,
forse riusciamo a esaudire il tuo desiderio senza fare torto ai bambini che sono in lista d’attesa davanti a te. Le iscrizioni tardive sono infatti iniziate lo scorso maggio. Perciò quando ti sei iscritta, in ottobre, c’erano già molte richieste prima della tua. Nella scuola di via Benedetto Marcello ci sono solo 3 bambini davanti a te. È possibile che ci sia qualche rinuncia - accade spesso all’inizio dell'anno - quindi potrebbe liberarsi qualche posto ed esserti assegnato.
Se questa fortunata circostanza non dovesse verificarsi, suggerisco ai tuoi genitori di continuare a tenersi in contatto con l’ufficio iscrizioni del Comune per informarsi se nel frattempo si sono resi disponibili altri posti in scuole che possano soddisfare le vostre esigenze. Alla tua mamma e al tuo papà desidero far sapere che il sostegno alla famiglia con servizi sempre più efficienti è una delle nostre priorità. Destiniamo infatti un quarto del bilancio comunale, 250 milioni di euro all'anno, ai servizi alla persona, con particolare attenzione ai problemi e alle esigenze delle famiglie milanesi.
Negli ultimi anni il Comune di Milano ha aumentato i posti nei nidi e nelle materne, tanto che oggi l'offerta copre interamente la domanda espressa dal territorio.

Ora stiamo lavorando per una distribuzione più omogenea dei servizi sul territorio. Mentre infatti in alcune zone - in particolare nei quartieri più decentrati - i posti disponibili superano le richieste, in altre - soprattutto all'interno della cerchia dei Navigli - si verifica la situazione opposta.