Lezioni di moda e sicurezza ai gazebo anti contraffazione

Lezioni di moda e sicurezza ai gazebo anti contraffazione

«Venga signora, venga a vedere. Guardi che differenza c'è tra un paio di scarpe originali e un paio contraffatte». Gli agenti della polizia locale mostrano ai passanti la qualità della merce tarocca e di quella griffata. Fanno toccare gli oggetti con mano, li mettono uno di fianco all'altro. E se al massimo un paio di scarpe false comprate a una bancarella si disfa dopo pochi passi, il discorso si fa più serio per i giocattoli dei bambini. In questo caso la marca non è solo una questione di moda: taroccare il simbolo CE significa mettere a rischio la salute dei più piccoli con coloranti nocivi e pezzettini di plastica che possono essere ingeriti.
L'obbiettivo è rendere i cittadini più consapevoli dei loro acquisti per combattere il mercato dei falsi. Per questo l'operazione anti contraffazione farà il giro di Milano. Nelle prossime settimane il gazebo delle «sentinelle» della contraffazione sarà allestito nelle vie dello shopping, sia in centro sia in periferia: resterà in piazza Lima fino al 23 marzo, poi sarà allestito in via Casoretto (dal 26 al 30 marzo), in piazza San Carlo dal 2 al 6 aprile, in viale Ca' Granda dal 16 al 20 aprile, in via Frattini dal 7 al 11 maggio, in piazza Cordusio dal 14 al 18 maggio e in piazza Loreto dal 21 al 25 maggio.
E non si esclude che presto venga portato anche nei mercati, in mezzo alle bancarelle ufficiali e abusive.
Il primo gazebo salva griffe era stato allestito in via Dante ed ha avuto un successo inaspettato. Sono state oltre duemila le persone che si sono fermate a chiedere informazione e a confrontare profumi e giubbini originali e imitati. Una lezione di moda? Più che altro di sicurezza. Sicuramente, si sono detti gli organizzatori, un'esperienza da replicare.
Per questo il progetto, firmato dal Comune, dal ministero dello Sviluppo economico, da Confcommercio, Federmoda, dal consiglio anticontraffazione e dall'associazione dei Comuni italiani Anci, ora verrà amplificato. Il piano prevede interventi educativi verso i consumatori, una repressione capillare dei produttori e dei distributori delle false griffe e controlli a tappeto da parte della polizia locale. Verrà anche organizzata una giornata di formazione per gli agenti sentinella da far turnare ai gazebo, perché siano in grado di comunicare alla gente l'importanza dell'etichetta.
«Solo l'anno scorso - denuncia l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli - la polizia locale ha effettuato 1.357 sequestri penali e 6.664 amministrativi di merce contraffatta» tra borse, cinture, scarpe, portafogli, occhiali, bigiotteria e cianfrusaglie varie. Nel 2013 i sequestri sono già a quota 191 (760 quelli amministrativi). E poi c'è l'allarme dei cosmetici: il mercato della contraffazione ha travolto anche il settore della bellezza e della cura del corpo con saponi, shampoo, ombretti e creme di pessima qualità.


Ai gazebo viene anche spiegato ai cittadini che acquistare prodotti contraffatti è reato: si rischiano sanzioni da 100 a 7mila euro. Insomma, si vuol far capire che dietro all'acquisto di una borsa taroccata non c'è solo il «vu cumprà» ma c'è la propria sicurezza messa a rischio e l'alimentazione di un mercato nero del falso sempre più esteso.

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