Si accendono anche in Lombardia i «fari» di Flavio Tosi. Il sindaco di Verona, dopo la recente rottura con la Lega, sta lavorando al radicamento del suo movimento-fondazione, «Ricostruiamo il Paese». E affida la Lombardia a Silvia Razzi, ex vicesindaco di Puegnago ed ex assessore provinciale (si è giocata la «poltrona» per seguirlo).
Silvia Razzi, il vostro movimento nasce dalla candidatura alle Regionali del sindaco Flavio Tosi?
«In realtà Flavio Tosi non ambiva a fare il governatore, o il segretario della Lega. La sua proposta era esportare a tutto il Veneto il modello Verona: liste civiche affiancate ai partiti. La candidatura a presidente nasce dopo l'espulsione dalla Lega, quando il caso è diventato un braccio di ferro politico».
Su cosa si è consumata la rottura con il «Carroccio»?
«C'era un accordo preciso, in base al quale Roberto Maroni si avrebbe dovuto candidarsi in Lombardia e Matteo Salvini si sarebbe dedicato alla segreteria. Tosi avrebbe dovuto seguire una vocazione di governo a livello nazionale. Questo accordo non è stato rispettato, ma Tosi ha tentato il dialogo fino alla fine».
Quali sono le vostre priorità, le vostre bandiere?
«La prima è il federalismo, di cui altri si sono dimenticati. Il movimento è confederale. La seconda è il taglio della spesa pubblica con la devoluzione, che era un altro cavallo di battaglia della Lega. La terza è la sicurezza, stiamo presentando mozioni in tutti i Comuni per una soluzione concreta al problema profughi: il passaporto temporaneo umanitario, che consente ai migranti che sbarcano in Italia di andare verso i Paesi cui sono diretti».
Con chi dialogherete?
«Con tutte le forze di centrodestra, compreso l'Ncd. Tosi è il primo a declinare le ricette di centrodestra. Ed è il primo a parlare di primarie».
Roberto Maroni come sta governando?
«Sta facendo il possibile, sta facendo i conti con i tagli statali e con un momento difficile dell'economia».
A Milano cosa fareste o cosa farete?
«Siamo nel centrodestra ma bisogna anche vedere per fare cosa. A Milano comunque ci saremo».
Vi state
organizzando?«Abbiamo referenti in tutte le province lombarde. Stiamo lavorando in questi giorni a Pavia, a Bergamo a Sondrio. I cittadini rispondono bene. Presto renderemo noti gli incarichi territoriali del movimento».
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