La metropolitana lilla corre: pronte cinque nuove stazioni

C'è anche San Siro tra le fermate della M5 che aprono domani L'assessore Maran: «Siamo pronti per accogliere i visitatori»

Entreranno in funzione domani le nuove stazioni della metro lilla: Domodossola, che interscambia con le ferrovie nord, Lotto (interconnessione con M1), Segesta, San Siro Ippodromo e San Siro Stadio. Salgono così a 14 le stazioni operative da Bignami Parco Nord a San Siro Stadio: per percorrere i 12,8 km basteranno 28 minuti. Entro fine ottobre saranno inaugurate le ultime cinque stazioni: Monumentale, Cenisio, Gerusalemme, Tre torri e Portello. L'opera costata 1,4 miliardi di euro, ha impegnato migliaia di operai per 9 anni: «cosa rara in Italia è stata realizzata rispettando i tempi previsti e rimanendo nei costi stimati» ha sottolineato l'assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran. A realizzarla il consorzio M5 (Astaldi spa, Ansaldo Sts spa, Ansaldo Breda spa, Alstom ferroviaria e Atm), MM ha sviluppato nel 2001 il progetto preliminare per la prima tratta e il progetto definitivo del prolungamento Garibaldi-San Siro. Ora sta studiando i possibili prolungamenti verso Settimo Milanese e a nord verso Monza.

Attenzione, non aspettatevi di trovare un conducente sul treno o un agente di stazione: non ci sono. M5 è completamente automatizzata: il sistema driverless, cioè senza conducente, consente il funzionamento della linea in maniera automatica. «I vantaggi rispetto alle normali metropolitane - spiegano da Ansaldo sts - sono molteplici: i veicoli e le infrastrutture sono più contenute con conseguente riduzione degli investimenti, l'automatismo consente minori costi di gestione del personale (autisti e agenti di stazione), la frequenza di passaggio dei convogli è maggiore e può essere variata con estrema rapidità».

Ma c'è, un ma, la questione della sicurezza, quanto meno quella percepita. Le stazioni di M5 al momento hanno un aspetto un po'spettrale: nessun negozio nessun agente di stazione nel consueto gabbiotto danno l'idea di essere completamente abbandonati a se stessi, soprattutto la sera. Sulla lilla, anche nelle altre stazioni, girano 70 «agenti di stazione itineranti». Così tutte le stazioni sono sorvegliate dalle telecamere, collegate con la centrale operativa. Nel caso di aggressione è la centrale che chiama la polizia, così nemmeno l'agente di stazione interviene direttamente ma chiama le forze dell'ordine. Detto ciò si ha la sensazione di viaggiare in stazioni fantasma. Per quanto riguarda i negozi: m5 fa sapere che il bando per l'assegnazione degli spazi commerciali è stato aperto a febbraio. «Ormai le edicole non attraggono più perché stanno chiudendo, nemmeno i bar, è più probabile che facciano domanda temporary shop o vetrine di esposizione». Il che significa nessun presidio sociale.

Novità assoluta la stazione di San Siro Stadio, «progettata» con la Questura, è dotata di tornelli di blocco degli

ingressi (dallo stadio in entrata) e prevede un percorso protetto per le tifoserie ospiti. «È fondamentale però - ha detto il presidente Atm Bruno Rota - che in occasione delle partite la stazione sia presidiata dagli agenti».

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