Non gli era andata giù di essere stato licenziato dopo appena un mese e mezzo e dopo essere venuto in Italia proprio per quel lavoro da badante. Ha perso la testa e ha ucciso l'anziano che assisteva. Ne sono convinti i carabinieri, che nella notte tra martedì e ieri hanno fermato per omicidio J.C.D., 34enne salvadoregno.
Sarebbe la vendetta quindi secondo i militari della Compagnia di San Donato Milanese, coordinati dalla Procura di Lodi, il movente dell'assassinio di Antonio Izzo, uomo di 71 anni benestante e invalido che viveva solo nelle propria casa di San Giuliano. L'anziano era stato trovato morto, riverso sul pavimento della camera da letto, nel primo pomeriggio dello scorso 26 novembre. Non c'erano apparenti segni di violenza e subito si pensò a una morte naturale. Poche ore dopo però l'autopsia ha rivelato che la gola della vittima era lesionata: Izzo è stato soffocato. Ma pure il fatto che dall'appartamento fossero spariti alcuni oggetti di valore (un tablet, un cellulare, vari monili e una macchina fotografica) aveva indirizzato chiaramente gli inquirenti sulla pista investigativa dell'omicidio. Anche se la notizia è stata tenuta nascosta fino a ieri.
Il salvadoregno, assunto grazie a un'inserzione sul giornale, e il suo datore di lavoro abitavano sotto lo stesso tetto. Poco dopo l'inizio della convivenza erano venute a galla le incompatibilità. Izzo era insoddisfatto sia del comportamento dell'assistente sia del fatto che non parlasse bene italiano. Aveva deciso di sostituirlo con un altro badante non straniero, con cui aveva preso contatto da alcuni giorni. L'anziano aveva detto al 34enne arrivato in Italia a settembre che non lo voleva più con sé, chiedendogli di andarsene il 24 novembre. Poi però aveva acconsentito a ospitare l'ormai ex dipendente ancora qualche giorno, perché non aveva trovato un'altra sistemazione. La mattina del 26 i due hanno discusso a causa del licenziamento e sulle ultime questioni di soldi. E il salvadoregno ha soffocato Izzo, non è ancora chiaro se a mani nude oppure usando qualcosa come un cuscino o un asciugamano.
È stato proprio il nuovo badante, che doveva prendere servizio il giorno dopo, a trovare il corpo e a chiamare i soccorsi. J.C.D. era scappato. Nella serata di martedì i carabinieri lo hanno trovato a casa della sorella a Milano e lo hanno arrestato.
Nella notte ha confessato ed è scattato il provvedimento di fermo. Nel suo borsone sono stati ritrovati gli oggetti rubati alla vittima. L'uomo aveva acquistato un biglietto aereo per San Salvador. Il decollo era previsto per ieri mattina.
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