Migranti e voto, tema sentito ma sui social è uno dei tanti

Migranti e voto, tema sentito ma sui social è uno dei tanti

L'immigrazione è un problema sentito (fra i principali del Paese per il 32% degli italiani) ma non ha monopolizzato le elezioni di marzo. È ciò che emerge da una ricerca che sarà presentata oggi nel primo giorno del convegno "Migrations Mediations. Media e arti performative nelle politiche di inclusione", organizzato e ospitato dalla Cattolica. La ricerca di Università e Ismu, curata da Marina Villa, da un lato ha analizzato l'attenzione riservata al tema sui media tradizionali e sulle piattaforme social, dall'altro ha cercato di capire quanto abbia influito sull'esito finale del voto l'opinione degli elettori sui migranti. In Lombardia sono stati analizzati 402 articoli. E la provincia di Brescia (con 56) risulta essere la più sensibile all'immigrazione. Seguono Varese, Bergamo, Lodi, Cremona, Mantova, Como, Monza e Lecco. Nel mese di campagna elettorale sui tg sono state trasmesse 4.050 notizie e l'incidenza del tema è stata pari al 10%. Simile la percentuale su facebook: solo il 11,2% dei post di candidati lombardi ha parlato di immigrazione. L'incidenza percentuale più alta l'ha avuta Fdi col 46,7%, seguita dalla Lega (39,8%,) e da Sinistra per la Lombardia (16,9%,) mentre al livello più basso si collocano la pagina «Gori 100 tappe (0,8%)» e quelle a sostegno del candidato del M5s Dario Violi. Su Twitter la percentuale lombarda sale all'11,9%. «Il numero di tweet può sembrare esiguo - il commento - ma va considerato il fatto che in questa campagna elettorale i temi di policy, anche quelli sulle competenze specifiche della Regione, non hanno avuto molta visibilità su Twitter: per esempio, i tweet che parlano di sanità sono il 4,8% del totale (compreso il dibattito sui vaccini), quelli che affrontano i problemi della scuola e della formazione professionale solo l'1,8%».

Comunque, sebbene per i ricercatori sia rimasta «marginale» come tema specifico, la questione migranti ha avuto una sua rilevanza. L'ha avuta perché - si legge - «è un catalizzatore di attenzione, sollecita reazioni e può presentarsi connesso a un gran numero di tematiche sensibili: la sicurezza, l'accoglienza, il lavoro, il territorio, il turismo, l'appartenenza culturale, quella religiosa, l'identità di razza, quella ideologica e così via». «In generale - spiega la scheda - chi è contro gli immigrati, in modo sia urlato sia con argomentazioni più articolate, aggrega consenso».

«Non a caso, nel momento in cui il tema delle migrazioni è divenuto maggiormente centrale e aggregante nel dibattito politico, sia a livello nazionale che regionale, si è riscontrato un passo avanti per le formazioni caratterizzate da posizioni esplicitamente restrittive».

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