Una boccata d'ossigeno di cui le imprese lombarde stremate hanno un assoluto bisogno, così come i lavoratori su cui incombe lo spettro dalla cassa integrazione, se non del licenziamento. Un miliardo di euro messi a disposizione dalla Regione per quelle attività che rischiano di morire per troppi crediti. Perché il paradosso di questa crisi è che ci sono aziende che dopo essere state depauperate da una tassazione ormai da tutti ritenuta eccessiva, salvo poi non far nulla per ridurla, sono messe a rischio da uno Stato che non paga i suoi debiti. Con le inevitabili conseguenze sull'occupazione.
Un settore, dunque, che più di ogni altro ha bisogno di iniziative di supporto. Come quella annunciata ieri dall'assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Mario Melazzini che a Sannazzaro de Burgondi è intervenuto al convegno «Il lavoro è un diritto. Prospettive per le aziende». Presenti anche il presidente della commissione Attività produttive e Occupazione del consiglio regionale Angelo Ciocca, amministratori e imprenditori locali. «Stiamo preparando una delibera per la prossima giunta - ha spiegato Melazzini - che metterà a disposizione un miliardo di euro per le imprese che vantano crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Uno sforzo importante del governo regionale a sostegno del sistema imprenditoriale». Poi Melazzini ha aggiunto che «il nostro obiettivo è mantenere vive le nostre aziende, senza nessun accanimento. Sappiamo che il tema dei crediti in cassa è di fondamentale importanza: ecco perché abbiamo incrementato le risorse messe a disposizione per questo capitolo, passando da 500 milioni di euro a un miliardo».
Ma quella del recupero dei crediti non assolti dallo Stato non è la sola criticità a cui Melazzini ha fatto riferimento. E, rispondendo alle domande degli imprenditori, ha indicato come vera priorità la necessità di una riduzione dell'eccessivo peso fiscale. «Perché molti imprenditori scappano dal nostro Paese? Perché pagano allo Stato quasi il 75 per cento del proprio profitto - le sue parole - La Regione è consapevole di questa condizione paradossale ed è nostra intenzione agire con forza per ridurre il peso fiscale a carico delle imprese, pensando in tempi brevi di diminuire l'Irap e favorire le assunzioni dei giovani». Ma oltre agli sgravi fiscali c'è anche la promessa di «un impegno sul piano della semplificazione, liberando gli imprenditori dai troppi passaggi burocratici».
E poi, dopo l'incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla crisi dello stabilimento pavese della Msd, Melazzini ha detto che «non si deve più arrivare ad avere la comunicazione di una chiusura con una lettera, senza che prima ci sia stato un incontro interlocutorio tra le parti coinvolte.
È un atto che rivela un mancato rispetto per il territorio dove si produce. Qui a Sannazzaro c'è la raffineria: una realtà produttiva che è divenuta tale grazie alle qualità delle risorse umane e tecnologiche a cui ha potuto attingere».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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