Navigli, una consultazione pubblica per la riapertura dei canali in città

Il primo test a Palazzo Marino: dall'11 giugno attivo un sito

Navigli, una consultazione pubblica per la riapertura dei canali in città

Prenderà ufficialmente il via da Palazzo Marino la consultazione pubblica per la riapertura dei Navigli. Appuntamento lunedì alle 12.30 in Sala Alessi e in streaming sulla pagina Facebook del Comune con il grande «sponsor concettuale» del progetto ovvero il sindaco Beppe Sala, l'assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini, il coordinatore del Comitato scientifico per la riapertura dei Navigli, Antonello Boatti e Marco Prusicki, componente del Comitato e professore Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico.

Non è certo un mistero che il sindaco sia uno dei principali sostenitori del progetto, su cui puntò anche parte della campagna elettorale. Forte anche del risultato del referendum cittadino del 2011 e ora anche dell'appoggio della nuova giunta regionale. Solo una quindicina di giorni fa, infatti, il neogovernatore Attilio Fontana ha confermato di essere disponibile a contribuire economicamente ai lavori per la riapertura degli storici canali. «È un fatto politico, ma anche mio personale, sapendo voi quanto amo l'idea dei Navigli - aveva detto Sala il 20 marzo - Però i Navigli ormai hanno raccolto talmente tanto consenso che è qualcosa su cui sarebbe sbagliatissimo fermarsi». Perché intorno a un'opera complessa e invasiva per la città ci sia il più ampio consenso possibile la maggioranza di centrosinistra ha optato per il dibattito pubblico, più che per un nuovo referendum. Il costo dell'opera? Circa 400 milioni di euro da reperire, almeno in parte, secondo Sala «attraverso i fondi europei destinati alla sostenibilità urbana».

Attenzione: non si parla di scoperchiare completamente la Cerchia ma della riapertura di cinque tratti (Martesana, da Cascina de Pomm fino a via carissimi, da via San Marco fino a via Castelfidardo, in via Sforza da via Laghetto a corso di Porta Romana, in via Molino delle Armi da via Vettabbia a corso di Porta Ticinese fino a via Conca del Naviglio e alla Darsena) approfittando de cantieri aperti di M4, che dovrebbe concludersi per il 2022. Dopodiché seguirà la seconda fase che prevede il collegamento tra i tratti aperti, per arrivare all'intero canale.

«La consultazione pubblica durerà un mese e mezzo spiega l'assessore Lipparini - articolata in incontri e sopralluoghi nelle zone interessate dal progetto. Coinvolgeremo cittadini, commercianti, comitati, associazioni e portatori di interesse sul modello del Dibattito pubblico. Il nodo centrale del processo sarà il sito, dove saranno disponibili le tavole di progetto e molti materiali. L'obiettivo è raccogliere osservazioni di qualità».

Da lunedì quindi sarà online il sito dedicato, mentre nel Cortile d'Onore di Palazzo Marino sarà allestita una mostra che permetterà di visionare i rendering e «studiare» il progetto. La consultazione sarà articolata in quattro fasi: dopo il lancio della campagna informativa, la fase di coinvolgimento diretto dei milanesi con incontri pubblici e sopralluoghi. Il terzo step si concentrerà sulla raccolta dei contributi e delle osservazioni, l'ultimo alla restituzione dei risultati ottenuti.

Il dibattito pubblico sarà coordinato da Andrea Pillon, esperto di analisi e facilitazione dei processi decisionali inclusivi, selezionato tramite avviso pubblico, a garanzia di imparzialità del percorso di consultazione.

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