Nel "toto-Ambrogini" Mahmood, Catella e pure Giuseppe Meazza

Comazzi: Medaglia alla Memoria e impegno a dare il suo nome all'ipotetico nuovo stadio

Nel "toto-Ambrogini" Mahmood, Catella e pure Giuseppe Meazza

Un Ambrogino alla memoria di Giuseppe Meazza, il calciatore, allenatore, dirigente sportivo scomparso nel 1979 a cui è dedicato lo stadio di San Siro, «vero e proprio patrimonio storico-architettonico». Mentre infuria il match (politico) tra Consiglio comunale e Milan-Inter che vorrebbero realizzare un nuovo impianto sulle ceneri del Meazza, spunta nella lista dei candidati agli Ambrogini 2019 un nome che rischia di far discutere parecchio i capigruppo chiamati a votare i nomi dei premiati e far storcere il naso ai club. Lo propone il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi, specificando che con questa candidatura «chiediamo che anche nell'ipotesi in cui la città si schierasse a favore di un eventuale nuovo impianto, quest'ultimo venga nuovamente dedicato alla sua memoria». Il 15 ottobre scade il termine per presentare i papabili a ricevere il riconoscimento della città durante la cerimonia del 7 dicembre al Dal Verme. Comazzi propone a sorpresa anche Alessandro Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo con «Soldi», il cantante italo-egiziano del Gratosoglio di cui la sinistra aveva cercato subito di fare un simbolo. Per l'azzurro «con i suoi brani e il percorso artistico e personale ha saputo tratteggiare un quadro della vita quotidiana nelle periferie milanesi, tra sacrifici e desiderio di riscatto». Gli ambientalisti del Pd che (come Carlo Monguzzi) manifestavano contro le ruspe che trasformarono le ex Varesine nel nuovo quartiere di Porta Nuova non digeriranno forse il terzo nome proposto da Comazzi, il patron di Coima Manfredi Catella che ha traformato e continua a trasformare lo skyline di Milano: «Con la sua attività imprenditoriale nel settore immobiliare - è scritto nella motivazione - ha contribuito a disegnare un nuovo paesaggio urbano e a rigenerare interi quartieri con benefici anche dal punto di vista turistico e di immagine della città». Chiude con la Medaglia alla Memoria dello scrittore Andrea Pinketts scomparso il 20 dicembre 2018. Da Andrea Mascaretti (Fdi) la proposta di celebrare la memoria dell'imprenditore Giorgio Squinzi morto mercoledì scorso.

Sport, musica, letteratura. Il consigliere Fi Alessandro De Chirico candida la band Le Vibrazioni per i vent'anni di carriera e il cestista della Nazionale Danilo Gallinari, nuovo acquisto degli Oklahoma City Thunder. Alice Arienta (Pd) vuole premiare invece la pallacanestro femminile con Sanga Basket, oltre alla fondazione Ismu. Il capogruppo della Lega Alessandro Morelli propone - per la seconda volta a dire il vero - il paroliere Mogol, «genio della musica che come il Carroccio condivide la difesa della musica italiana». É a firma Lega anche la candidatura del direttore di Chi, Antonio Signorini. Carlo Monguzzi propone il cantante Ricky Gianco e il progetto «Alimenta l'amore» di Coop che ha permesso di consegnare fino ad oggi un milione di pasti gratis agli animali. La consigliera dem Elena Buscemi candida Antonio Scurati, vincitore del Premio Strega con il suo ultimo romanzo su Mussolini «M. Il figlio del secolo». Va premiato, scrive, perchè «per la sua biografia e la sua produzione è un autore molto legato alla città. Ha da sempre saputo cogliere e descrivere l'anima di Milano anche attraverso le vicende storiche che l'hanno vista protagonista.

Il suo ultimo romanzo è testimonianza del suo grande impegno civile e morale». Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale propone l'associazione antigraffiti Retake. Chiusa la raccolta delle candidature, la rosa dei premiati sarà votata dai gruppi intoro a metà novembre.

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