Cronaca locale

Il no alla ciclabile "trappola" La protesta in via Saint Bon

Bugno corre coi Riformisti ma bocciava le piste di Sala Mecenate diventa un quartiere a 30 chilometri all'ora

Il no alla ciclabile "trappola" La protesta in via Saint Bon

«Le nuove ciclabili sono state pensate male e disegnate peggio, senza parlare della manutenzione che spesso lascia a desiderare. Si fa fatica a percorrerle e obbligano chi pedala a gimkane assurde». Il 19 giugno a massacrare con queste parole le piste disegnate con una pennellata di vernice dalla giunta Sala era Gianni Bugno, due volte campione del mondo e leggenda del ciclismo italiano Gianni Bugno (nella foto), in un'intervista al Giornale. Ora Bugno ha scelto di candidarsi nella lista dei Riformisti per Milano che sostiene Sala, sarà al quarto posto, dietro alle tre capolista politiche. E chissà se conserverà una posizione critica su uno dei temi più caldi della campagna. Ieri il candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo ha fatto un sopralluogo in via Saint Bon con il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale e il consigliere leghista Gianmarco Senna che si candida nella lista per Palazzo Marino. Lì, zona Forze Armate, c'è da mesi una delle piste più contestate, passa davanti al più grande poliambulatorio di Milano, il Cdi, e l'Ospedale Militare di Baggio che è uno degli hub per le vaccinazioni anti Covid. Girano video di ambulanze bloccate nel traffico, i vigili si sono ritrovati a coprire i cartelli della pista per recuperare parcheggi nelle giornate più critiche. Bernardo ha incassato suo malgrado ieri la contestazione di un residente che lo ha scambiato per un esponente della giunta e ha criticato senza mezzi termini la ciclabile e lo spreco di fondi per realizzarla. Altri gli hanno chiesto di rivedere il progetto se sarà eletto a Palazzo Marino, una signora senza vista gli ha raccontato di essere caduta già due volte per colpa dei paletti ed è visivamente evidente che alla fermata del bus i passeggeri che scendono senza sapere che occorre svoltare subito a destra o a sinistra rischiano di essere investiti da bici e monopattini. «Avevo chiesto alla giunta di fermare i lavori per le ciclabili in attesa del voto, non verranno totalmente cancellate perchè ho rispetto dei soldi pubblici ma le ripenseremo» assicura Bernardo. E De Pasquale rimarca che via Saint Bon «è una dimostrazione che l'ansia di realizzare a tutti i costi le ciclabili può giocare brutti scherzi e portare disagi alle persone fragili. Qui i sono il polo vaccinale e il maxi poliambulatorio dove transitano 1.800 persone al giorno, c'è un'utenza fragile che non può arrivare in bici o monopattino. Bisognava almeno prevedere soazi adeguati per il parcheggio o per far scendere i pazienti e aree sicure per le fermate dei bus o gli anziani rischiano di essere falciati dalle bici. Ora a un mese dal voto nuovi interventi andrebbero stoppati, ma temo invece il contrario».

Ieri l'assessore alla Mobilità Marco Granelli ha annunciato il via ai lavori il primo settembre per rallentare il traffico a 30 all'ora e vietare l'ingresso dei mezzi pesanti nel quartiere Mecenate, Ungheria, Salomone, prima i cartelli e poi marciapiedi allargati e passaggi pedonali rialzati.

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