Un nuovo centro Rai e fiction su Milano

Investimenti e sei mesi di trasmissioni Rai per portare l’Expo, l’Italia e la Lombardia in tutto il mondo attraverso un canale appositamente dedicato sul digitale terrestre, specifiche trasmissioni giornalistiche e anche due fiction di ambientazione milanese. Ma soprattutto un centro internazionale di produzione a Milano che riunisca quello storico di corso Sempione e quello più recente di via Mecenate. Prende corpo l’impegno della tivù di Stato che, ha annunciato ieri il suo presidente Paolo Garimberti presente ieri per la prima volta al Tavolo Lombardia convocato in Regione dal governatore Roberto Formigoni, «sarà partner della manifestazione». Soddisfatto Formigoni che parla di progetti che «finalmente si passa dai vaghi impegni a quelli scritti nero su bianco che devono diventare rapidamente realtà». Ieri Formigoni ha letto la lettera ricevuta dal vice ministro, con delega alle comunicazioni, Paolo Romani con l’invito a rendere operativo il progetto «di un nuovo centro di produzione Rai a Milano cogliendo le opportunità offerte dalle strutture dell’Expo».
Un evento che, sottolinea Garimberti, «farà da acceleratore al progetto». Come testimonia la sua presenza ieri mattina al tavolo Expo e l’incontro nel pomeriggio con il sindaco Letizia Moratti e l’amministratore delegato di Expo Lucio Stanca. «L’Expo - spiega Garimberti - può essere un’occasione, come sono state l’Olimpiade invernale per Torino o i Mondiali di calcio del 1990, quando la Rai ha realizzato il centro di Saxa Rubra. Mi auguro che quello che realizzeremo a Milano sia esteticamente migliore. Per il 2015 vorremmo fare una fiction importante, qualcosa di grandioso per far conoscere Milano al mondo. Nel 2015 sarà già completato il passaggio al digitale terrestre. Alla fine avremo 13 canali. Ci sarà una maggiore disponibilità di canali e quindi la possibilità di intervenire in modo importante».
Ancora top secret la collocazione del nuovo centro di produzione, anche se è ormai certo che l’area sarà ovviamente quella intorno alla zona di Rho-Pero. Dove si svilupperà il progetto Expo e dove, a manifestazione finita, rimarranno aree ed edifici da reimpiegare.
Fatti concreti per Milano e la Lombardia che da tempo soffrono il dualismo con Roma. E che, nonostante i governi spesso «amici», si sono viste scippare produzioni e spazi per la produzione di trasmissioni e spettacoli tivù. Con la valorizzazione della sede di Milano rimasta poco più di una promessa.
«Una grandissima opportunità - conferma Stanca - Ho già incontrato la commissione che la Rai ha costituito e che è formata dai tre vicedirettori generali. Questa è un’opportunità per l’Expo e resterà come eredità post Expo». Due le tappe: una progettuale, da concludere entro il 2012, e una realizzativa, per essere a regime entro il 2015.


«Abbiamo riconosciuto che c’è un’urgenza, perché il 2015 non è poi così lontano», ha ribadito ancora ieri sera Garimberti dopo l’incontro con la Moratti e Stanca a Palazzo Marino. Prossimo appuntamento «un tavolo tecnico vero, con la presenza di Rai, Comune, società Expo e Regione».

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