Parisi: « Se perdessi? Resterei in Consigli o»

Il candidato del centrodestra pensa già al ballottaggio: «Guardo con interesse ai 5 Stelle»

«Siamo già squadra». C'è un'aria rilassata, nel quartier generale della lista Parisi. Il candidato sindaco ieri ha presentato il simbolo della sua lista civica ed è stata la prima uscita pubblica (la prossima sarà sabato al «Franco Parenti») per la formazione che nasce dall'alleanza con Corrado Passera. L'ex ministro, trovata l'intesa col candidato del centrodestra, ha deciso di confluire nella lista civica con tutte le sue forze: programma, uomini e sede del suo comitato elettorale. Una bella spinta per la campagna di Parisi, che alla conferenza stampa aveva al suo fianco proprio Passera e Gabriele Albertini, ex sindaco e oggi capo della lista civica. «Un contributo importante» ha detto Parisi, parlando dell'area Passera, che come «Milano Unica» compare nel simbolo proprio sotto il nome del candidato e insieme al suo di slogan, «Io corro per Milano». Confermati i nomi. Ci saranno fra gli altri il vicedirettore di Panorama Maurizio Tortorella, l'imprenditore Fabrizio Battanta, l'ex assessore Stefano Zecchi, il giornalista Dario Fertilio, il consigliere comunale Raffaele Grassi, poi Francesco Migliarese, Marco di Tolle, Daniela Reho, Viola Scarselli. Al di là dei numeri, come ha detto Albertini, è l'operazione politica che conta e che incide, anche sul clima elettorale. Parisi oggi guida un'alleanza vasta ma compatta. «Io farò la sintesi», ha detto rispondendo a una domanda su questo centrodestra allargato. «A sinistra hanno quattro candidati - ha spiegato - vuol dire che non sono riusciti a trovare questa sintesi, per ora. Meglio che questo avvenga prima del primo turno che non al ballottaggio, perché questo è un accordo politico, l'altro sarà tecnico». Ma Parisi pensa già anche al ballottaggio, quando i voti da conquistare saranno soprattutto quelli di Beppe Grillo: «Se usciremo bene dal primo turno - ha spiegato - penso che ci siano buone possibilità, c'è una parte dell'elettorato a cui guardiamo con grande interesse, che è quello del Movimento 5 stelle». L'operazione si pone già come modello. E Parisi non lo nasconde: «Sarebbe bello che il modello del centrodestra a Milano fosse replicato anche a Roma.

Sarebbe bello mostrare che si può raggiungere una unità, se si ragiona di programmi invece che di persone». In caso di sconfitta, ha fatto sapere che, al contrario del suo avversario Beppe Sala, ancora incerto, lui ha intenzione di restare in Consiglio: «Per 5 anni, come leader dell'opposizione».

AlGia

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