Pd e centri islamici fianco a fianco nella (non) moschea di Cascina Gobba

«Ricominciare da Tunisi». I centri islamici ripartono dal drammatico attentato del Museo del Bardo per lanciare quella che chiamano «la sfida dell'islam democratico al terrorismo». E lo fanno insieme al Pd. È infatti un'iniziativa condivisa dal coordinamento dei centri islamici milanesi e dal partito democratico (Forum Immigrazione e dipartimento Esteri) quella in programma per domani a Cascina Gobba. «La sfida dell'islam democratico al terrorismo», questo il titolo, vuole evidentemente essere una reazione del mondo musulmano milanese alla recrudescenza dell'attacco islamista. Una reazione che viene sempre chiesta ai centri islamici e che talvolta arriva - anche se raramente purtroppo assume la dimensione di una reazione di massa. Il compito di introdurre la discussione spetterà a Davide Piccardo, coordinatore del Caim. E fra i relatori ci saranno illustri esponenti del Pd, come Renato Panzeri, eurodeputato, e Lia Quartapelle, deputata democratica e componente della commissione Esteri. L'incontro, come si legge nel manifesto, sarà ospitato nella «moschea Mariam» di via Padova.

Una «moschea» che moschea non è, dal momento che la palazzina che la ospita - sebbene sia stata oggetto di un vecchio progetto presentato dalla Casa della cultura islamica - non risulta sia mai stata destinata formalmente a luogo di culto, come conferma il responsabile Affari legali del Caim. «Non mi risulta ci siano (ancora) luoghi di culto islamici nel Comune di milano», ci dice Reas Syed.

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