Il coordinatore del Pdl Mario Mantovani ha fatto i «migliori auguri di buon lavoro» agli ex an usciti dal Pdl per aderire alla nuova formazione «Centrodestra nazionale» e ha invece espulso i consiglieri regionali che hanno dato vita a «Lombardia popolare» per appoggiare la corsa di Gabriele Albertini. «Chi ha aderito è fuori dal Pdl», la dura presa di posizione. «Prendo atto della scelta di alcuni consiglieri eletti sotto il simbolo del Pdl di lasciare il loro gruppo per costituirne uno nuovo denominato Lombardia popolare - il diktat diffuso ieri dalla segreteria regionale - Il percorso del nostro partito e quello dei consiglieri uscenti era comunque destinato a dividersi, visto che a seguito delle loro storie personali e dei criteri stabiliti per le nuove candidature non sarebbero stati ricandidati». Una decisione che ha spiazzato chi pensava che la decisione di Doriano Riparbelli, Marcello Raimondi e Angelo Giammario facesse parte di un piano di «spacchettamento» tattico del centrodestra per evitare la raccolta delle firme. Una mossa, aveva assicurato Riparbelli, ispirata all'ambizione di «ispirarsi al Partito popolare europeo per unire i moderati, un'alternativa al centrosinistra». Solo una costola di montiani lombardi decisi ad appoggiare Albertini, taglia corto un dirigente pdl.
Ieri nella sala Pedenovi della Provincia, i consiglieri Roberta Capotosti, Nicolò Mardegan, Giuseppe Milone, Giovanni Stornaiuolo e Massimo Turci hanno presentato il gruppo «Centrodestra nazionale». Presenti il vice presidente Novo Umberto Maerna e l'assessore Giovanni De Nicola.
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