Piazze e parchi: ora più controlli

Il Viminale chiede un giro di vite sul rispetto del lockdown. Vertice in prefettura

Piazze e parchi: ora più controlli

Ancora troppe situazioni di assembramento, ancora insufficiente rispetto delle regole sull'utilizzo dei presidi sanitari, ancora eccessiva «leggerezza» insomma sul fronte della difesa e della prevenzione dal contagio. Il Governo, in una circolare inviata dal Viminale ieri a tutti i prefetti d'Italia, chiede un giro di vite sui controlli. Così non sarà il solito Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica quello che si terrà stamattina, come ogni mercoledì, in prefettura.

A palazzo Diotti ieri però hanno anticipato i tempi. E già in mattinata il prefetto Renato Saccone si è incontrato con i vertici delle forze dell'ordine in una riunione tecnica di coordinamento durante la quale si è deciso sì di rafforzare i controlli che c'erano già stati e anche piuttosto consistenti (visto che il bel tempo in questo senso ci ha messo lo zampino), nel fine settimana sulla mobilità. In particolare sul fronte delle «fughe» verso la seconda casa in autostrada o in treno, con un impegno particolare della Polfer in stazione Centrale. Milano, però, è già zona rossa e i toni perentori di alcune parti del documento del ministero dell'Interno - in particolare dove si parla di valutare con i sindaci una eventuale chiusura temporanea ma totale di aree specifiche, piazze o strade, aperte al pubblico «(...) in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro» - sembra chiaramente riferito a regioni in cui proprio questa questione del distanziamento è stata presa ampiamente sotto gamba. Lo stesso discorso vale anche per l'opportunità - sempre proposta dalla circolare - di «contingentare gli accessi per un principio di proporzionalità» in alcuni luoghi pubblici.

Va detto infatti che fino a ora, dopo l'ordinanza «Fontana-Speranza» a Milano e dintorni i controlli delle forze dell'ordine, uniti all'appello alla responsabilità dei cittadini, nonostante l'imperversare del contagio, sembrano aver funzionato. Il presidente della Regione e il ministro della Salute nel documento consentono spostamenti motivati solo da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d'urgenza ovvero per motivi di salute, imponendo l'utilizzo dell'auto certificazione per certificare i movimenti necessari. E la prefettura segnala infatti che nell'ultimo fine settimana in metropolitana c'era il 10 % delle presenze, percentuale che si attestava sul 55 % prima dell'ordinanza.

Saccone ha vigilato inoltre sull'operato della polizia locale che, oltre a controllare gli esercizi commerciali si occupa, sia attraverso chiamate telefoniche che con le pattuglie, che chi è in quarantena se ne resti a casa propria e non esca per nessuna ragione.

Sanzioni amministrative ma anche denunce penali sono state previste dal questore Sergio Bracco per chi (operatori e troupe televisive

incluse) non rispetterà il distanziamento e non utilizzerà la mascherina durante la mega manifestazione di tutte le categorie professionali che si terrà domani in piazza Duomo a partire dalle 18 «Siamo tutti sulla stessa barca».

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