Pm10 ancora sopra la soglia La Lombardia già fuorilegge

Superati i giorni di sforamento per gli inquinanti concessi dall'Ue Riscaldamenti accesi e nemmeno le piogge record evitano il picco

Pm10 ancora sopra la soglia La Lombardia già fuorilegge

Sabato il Pm10 aveva già doppiato la soglia massima consentita: in via Senato si registravano 112 microgrammi per metro cubo contro i 50 stabiliti dalla legge, 102 a Città Studi. Nonostante i blocchi alla circolazione per i veicoli più inquinanti siano scattati 15 giorni fa, in contemporanea all'accensione dei riscaldamenti, la Lombardia ha già superato il limite dei 35 giorni di polveri sottili fuorilegge stabilito dall'Europa. Le piogge record di quest'anno dunque hanno solo avuto l'effetto di ritardare il raggiungimento della soglia limite di giorni di superamento del valore limite di 50 microgrammi (nel 2013 il 23 febbraio si era già arrivati al superamento del bonus concesso da Bruxelles).

Il 15 ottobre, dunque, sono scattati i divieti antismog che il Pirellone impone ogni anno ai veicoli più inquinanti, per un totale di circa 600mila auto in tutta la Regione, mentre venerdì la giunta regionale ha dato il via libera alla prima fase del Pria (Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell'Aria), il nuovo strumento di pianificazione e di programmazione di lotta agli inquinanti. Ancora in fase di discussione la parte che riguarda il fermo dei diesel Euro 3, quello più impattante sia per il numero dei mezzi (403mila) che per gli effetti sull'economia locale.

Al momento sono obbligati a fermarsi dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 19,30 (fino la 15 aprile) i mezzi Euro 0 benzina e diesel Euro 0,1 2 a Milano, Brescia e Bergamo e nei comuni di cintura più i capoluoghi di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova. Vige anche il fermo permanente su tutto il territorio lombardo per gli autobus diesel Euro 2 e per i ciclomotori e motoveicoli Euro 0 a due tempi. Dal 15 ottobre 2015 - la novità - si fermeranno oltre 288mila nuovi mezzi: fino al 15 aprile 2016 e poi a regime non potranno circolare i mezzi Euro 0 benzina, diesel Euro 0,1 e 2 dei 361 Comuni appartenenti alla «fascia 2» (gialla) che comprende tutta la zona A ad esclusione dei capoluoghi di Pavia, Cremona e Mantova e relativi comuni di cintura. Dal 15 ottobre 2016 al 15 aprile 2017 i divieti coinvolgeranno altri 26mila ciclomotori due tempi Euro 1 in fascia 1 (arancione).

«Dopo aver investito 10 milioni di euro per l'iniziativa “Zero Bollo”, investiamo altri 10 milioni di euro per installazione dei filtri antiparticolato solo per veicoli commerciali» spiega l'assessore lombardo all'Ambiente Claudia Maria Terzi -. A questo si aggiunge l'allargamento della zona critica, come deciso durante il Tavolo aria di questa estate, anche se siamo consapevoli che il problema dell'inquinamento atmosferico non ha confini».

Per dare un'idea della portata del provvedimento basta dire che la nuova misura di limitazione per gli Euro 0 benzina, diesel Euro 0, 1, 2 in Fascia gialla che scatterà il 15 ottobre prossimo dovrebbe produrre a regime una riduzione delle emissioni di polveri sottili

(Pm10) per 700 kg al giorno e di 11,7 tonnellate al giorno di ossidi di azoto. Il fermo per moto e motorini due tempi invece permetterà di ridurre di 20 kg le emissioni di Pm10 e di 0,6 kg le emissioni di ossidi di azoto.

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