Nella fontana di piazza Garibaldi a Cassano d'Adda oggi e domani verranno immesse delle trote. I bambini devono pescarle e mentre il pesce guizza a terra asfissiando verrà massacrato a bastonate. Il rito fa parte di una tradizione sul cui significato poco si sa. Quale senso può avere sfogare una ferina crudeltà contro un animale indifeso? Per «divertimento» si dice.
L'indignazione ha mosso molti cittadini a scrivere all'Enpa milanese (Ente nazionale protezione animali) affinché questa orribile usanza non avvenga. In effetti, proprio grazie all'Enpa che era intervenuto presso il sindaco di Cassano, la pesca mortuaria venne interrotta, ma è rientrata nelle iniziative che fanno parte del calendario di «Mosaico d'autunno», manifestazione organizzata dal circolo «Il Capitone» che culmina nella festa patronale del paese.
Se si scorrono gli appuntamenti, il cuore si gratifica nel vedere gli impegni di scrittura, lettura, teatro che coinvolgono i bambini, ma in mezzo a tanta raffinata educazione permane un pestaggio rituale che falcia animali come le trote, non solo inoffensivi ma generosi visto che danno la loro carne in piatti graditi al palato umano. L'uomo, fin dai tempi antichi, ha trasformato la crudeltà contro gli animali in spettacolo. Sadismo da cavernicoli.
È polemica per le trote uccise dai bimbi a bastonate
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