Sarà la crisi, sarà il bisogno di raccimolare un po' di denaro. Fatto sta che a Milano si registra un vero e proprio boom di richieste per fare lo scrutatore: sono state 3.195 le nuove domande arrivate dal 15 ottobre al 30 novembre scorso, termine per la presentazione delle richieste, all'ufficio elettorale di Palazzo Marino. Un numero pari oltre al triplo di quelle giunte in media negli anni scorsi all'Albo degli scrutatori, costituito nel 1989 e aggiornato ogni anno. Con le nuove 3.195 domande l'Albo arriva a quasi 25mila iscritti: tra questi verranno nominati i 5.300 scrutatori che saranno impegnati nelle prossime elezioni. A gennaio la Commissione elettorale comunale preparerà l'elaborazione del sorteggio informatico per definire l'elenco degli incaricati. Tra i criteri, la vicinanza della sede elettorale al luogo di residenza dello scrutatore e la condizione professionale, cioè si darà la precedenza alla nomina di chi attualmente non ha lavoro.
L'impegno degli scrutatori andrà dal sabato antecedente la giornata del voto sino al completamento dello scrutinio. Il compenso previsto è di 170 euro in caso election day. Diverso il discorso per i presidenti del seggio: le domande vanno inviate alla Corte di Appello che è anche il curatore dell'Albo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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