Dal primo Starbucks allo showroom del cibo: Milano cambia vetrine

Finita l'attesa per la caffetteria alle ex Poste E da Zara a Etro, i negozi si rifanno il look

Dal primo Starbucks allo showroom del cibo: Milano cambia vetrine

Giri di valzer, restyling, new entry in città o persino in Italia. Mentre Milano continua a battere il record personale di turisti accolti (nei primi sei mesi sono arrivati quasi cinque milioni di visitatori, il 7% in più rispetto al 2017) i colossi - Apple insegna - hanno voglia di scommettere sulla piazza milanese. E chi c'è già ha approfittato dell'estate per rinnovare boutique o cambiare via. Morale, da questa settimana scatta una carrellata di inaugurazioni, con importanti novità soprattutto per il mondo del food.

La tre giorni di Starbucks, che finalmente chiude il cantiere alle ex Poste di piazza Cordusio e svela la prima caffetteria in Italia, inizia mercoledì con l'anteprima alla stampa, continua giovedì sera con una grande festa per 1.200 invitati e venerdì si preannuncia ressa per l'apertura al pubblico. Si troveranno le specialità tipiche della catena Usa come il frappuccino, ma il modello non sarà quello delle caffetterie più diffuse nel mondo, bensì «Reserve Roastery», con caffè e torrefazione. Per ora ne esistono solo quattro, a Seattle, New York, Shanghai e Tokyo. I prodotti da forno e pasticceria serviti nei 2.300 mq di spazio sono firmati Princi. Aprirà invece il 18 settembre in via Romagnosi 3, al posto degli ex archivi della Fondazione Feltrinelli dietro alla Scala, «Identità Golose Milano», un vero e proprio showroom e palcoscenico dedicato al cibo su cui i fondatori di Identità, Paolo Marchi e Claudio Ceroni, hanno investito 2 milioni di euro. Marchi ha anticipato al Sole24Ore che «sarà come proseguire tutto l'anno il congresso» nato nel 2005. Oltre al ristorante dove si alterneranno a rotazione grandi chef ci sarà spazio per dibattiti, eventi, presentazione di libri. Sempre restando in tema food, approdano in corso Vittorio Emanuele gli hamburger di «Five Guys», la catena Usa ha circa 1.500 sedi nel mondo e altrettante in fase di sviluppo. Sul sito la filosofia del fast food in pillole: «Usiamo solo carne macinata fresca, solo olio di arachidi e non ci sono congelatori ma solo frigoriferi». In corso Vittorio sono in corso i lavori del nuovo negozio Nike all'angolo con via Agnello, si sta rifacendo il look «Sephora» e «Cinema Zara» è il titolo della serata a inviti che mercoledì anticipa di un giorno la riapertura, con una veste tutta nuova, del negozio che il brand spagnolo aprì nel 2002 al posto dell'ex cinema Astra. E si preannuncia qualche richiamo alle origini. La passeggiata prosegue per via Agnello, dove la Royal Britannia Boutique ha chiuso per trasferirsi poco distante in via San Clemente, all'angolo con piazza Fontana, mentre lì comincerà la seconda vita della storica Ditta Guenzati, il negozio più antico di Milano con i suoi 250 anni di storia. Rischiava di abbassare per sempre le saracinesche, era scattata anche una petizione per evitare lo sfratto da via Mercanti, mesi fa i titolari hanno trovato un accordo con la proprietà immobiliare che ha concesso un altro spazio in centro. Cantieri ancora in corso per la nuova gioielleria Federico Buccellati in Galleria ed chiusa per lavori anche la caffetteria delle Gallerie d'Italia in piazza Scala. Il cartello dice «chiuso per ferie» ma il ristorante «Marchesino» accanto al teatro riaprirà completamente rinnovato a ottobre e con la partnership di Ladurèe che gestirà la pasticceria. Si segnala il trasferimento della boutique Just Cavalli da corso Matteotti a via Vincenzo Capelli (zona corso Como) mentre Etro la «prossima apertura» negli stessi locali di via Montenapoleone ma con un nuovo look. Carrellata di nuove vetrine anche in corso Garibaldi.

Dopo il debutto dei cinesi di «Rosa&co» (specializzati nel bubble tea) al posto dello storico bar «Teatro» sta per aprire un altro ristorante-bar della catena «Quore» e viene inaugurato il 12 settembre il nuovo Red bistro-libreria su due piani di Feltrinelli.

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