Riforma della sanità Infermiere di famiglia e dentista in ospedale

Via alla nuova legge lombarda Spariscono le vecchie Asl e ticket più bassi entro ottobre

Ci siamo. La riforma della sanità è stata approvata ed ora si passa alla fase operativa. La nuova legge risponde a due esigenze principali. Primo: aumentano i malati cronici e gli anziani (quindi bisogna migliorare l'assistenza post ospedaliera e a domicilio). Secondo: l'assistenza sanitaria e sociale vanno sempre più a braccetto (quindi non ha più senso tener separate le strutture, assessorati compresi). Ecco, in sintesi, le principali novità della nuova riforma che lo stesso presidente regionale Roberto Maroni definisce «fondamentale per guardare al futuro dei prossimi 20 anni».

A LE AGENZIE TERRITORIALI

Le cosiddette Asst sono 27 e coprono tutto il territorio lombardo. Erogano prestazioni sanitarie e cure sanitarie e inglobano le attuali aziende ospedaliere. L'obbiettivo è quello di passare dalla cura del paziente al «prendersi cura» del paziente con più continuità, anche a casa. Ogni agenzia è suddivisa in un polo ospedaliero con un direttore sanitario e in una rete territoriale con un direttore socio sanitario.

B LA TUTELA DELLA SALUTE

Sono 8 e sostituiscono le vecchie Asl (15). Hanno funzioni di gestione, programmazione e controllo, oltre che di supervisione sulla continuità delle cure ai malati cronici e gravi. Spetta a loro l'accreditamento delle strutture sanitarie e socio sanitarie, la negoziazione e l'acquisto delle prestazioni.

C L'AGENZIA DI CONTROLLO

Vigila sull'offerta delle prestazioni e delle cure e previene eventuali problemi. Il direttore verrà nominato dalla giunta. Sarà affiancato da un comitato di direzione composto da tre persone.

D IL POLO DEL BAMBINO

La legge istituisce un unico polo pediatrico milanese. Il nuovo ospedale della mamma e del bambino nasce dall'accorpamento tra Buzzi, Sacco, Fatebenefratelli e Macedonio Melloni.

E INFERMIERE DI FAMIGLIA

Nasce la figura dell'infermiere di famiglia, che accompagnerà il paziente e la sua famiglia nel percorso di cura più adeguato, in collaborazione con i medici di cure primarie. Per l'infermiere di famiglia saranno investiti circa 90 milioni di euro all'anno.

F I RIMBORSI

Vengono ridotte all'osso le funzioni tariffabili, cioè le attività sanitarie alle quali non si applicano le tariffe fisse dei rimborsi, come ad esempio la riabilitazione o le prestazioni di emergenza. Di fatto viene eliminata la cosiddetta «legge Daccò» e le funzioni diventano autentiche eccezioni.

G L'ODONTOIATRIA

Dal 2016 verranno potenziate le cure odontoiatriche pubbliche all'interno delle strutture sanitarie: oggi, a causa dei costi, il 65% dei lombardi non va dal dentista. Presto basterà pagare il ticket.

H I TICKET

Verranno gradualmente abbassati in proporzione al reddito, a cominciare da ottobre. Entro la fine della legislatura potrebbero sparire.

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