È una scelta coraggiosa, quella della Cineteca, di aprire una mini rassegna su Hou Hsiao Hsien, regista cinese di Taiwan, che nella sua carriera ha cercato di raccontare questa terra dai molti e multiformi aspetti che anche la cinematografia moderna continua a sondare con curiosità. Da domani fino al 10 marzo saranno in replica i principali titoli della sua filmografia, eccezion fatta per i due, forse più mainstream, che hanno raccolto successi a Cannes ovvero Il maestro burattinaio e The assassin. Saranno invece presenti: Le passate cose dell'infanzia premiato a Berlino nel lontano 1985, La città dolente Leone d'oro a Venezia nel 1989, I ragazzi di Feng Quei, In vacanza dal nonno e La figlia del Nilo. I film risalgono tutti agli anni Ottanta, ovvero al periodo che collega direttamente il regista alla figura di Yasujiro Ozu dove il tempo ha una rilevanza prioritaria, mettendo in relazione la memoria individuale con quella collettiva.
La precisione delle inquadrature e l'uso del fuoricampo, a livello tecnico, completano le caratteristiche di un autore giustamente riscoperto. Si comincia domani sera alle 20.30 con Le passate cose dell'infanzia all'Oberdan. Per il calendario completo si può consultare il sito della Cineteca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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