A San Lorenzo riecco i mosaici di Sant'Aquilino

Per Benzo d'Alba era la chiesa più bella del mondo, paradigma del paleocristiano a Milano. Ecco San Lorenzo Maggiore con quella pianta centrale, le colonne romane di fronte, i misteri di piazza Vetra alle spalle e il verde del parco delle basiliche intorno. Da oggi la basilica è ancora più bella perchè a splendere torna anche l'ottagono di Sant'Aquilino, una delle tre cappelle satelliti del complesso. Un nuovo impianto museale permette di capire meglio i mosaici, sono esposte nuove reliquie recuperate negli antichi scavi e un video racconta anche la genesi e il senso delle pitture originali posizionate nelle gallerie inaccessibili all'occhio dei più. Ecco le armi di questa battaglia gentile che la chiesa combatte da secoli per restare un simbolo di Milano e non solo la scenografia della chiassosa movida del quartiere ticinese.

A curare i lavori del nuovo allestimento è stata l'Università Cattolica del Sacro cuore, incaricata dalla comunità parrocchiale - Monsignor Gianni Zappa in primis - e dal gruppo Amici di Sant'Aquilino. Del pool della professoressa Silvia Lusuardi Siena, ordinario di archeologia medievale, fanno parte anche Elisabetta Neri, cultrice della materia e Silvestro Bini per la grafica. LuGa

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