Cronaca locale

Scintille tra sindaco e Salvini. E Sala si secca con i milanesi

Risposte stizzite a chi protesta sui social per i disagi. Fi e Lega: "Pagano 300 milioni di Tari, chieda scusa"

Scintille tra sindaco e Salvini. E Sala si secca con i milanesi

«El fioca! Dall'una di notte (ieri, ndr.) sono in funzione 200 mezzi per salare e liberare le strade e 150 persone per spalare nei punti critici (in giornata ne entreranno in servizio altre 400). Secondo le previsioni dovrebbe nevicare fino alle 12. Buona giornata» è il commento pimpante del sindaco nella Milano che si sveglia sotto la neve. Tutto benissimo? Anche no. «A Milano tram bloccati, strade con 20 centimetri di neve e caos - sintetizza su Twitter il leader della Lega Matteo Salvini -. Una nevicata annunciata da giorni. Sala non segue le previsioni del tempo?». I disagi nella «zona bianca» accendono (nuove) scintille tra Sala e Salvini, un duello che si preannuncia in crescendo in vista del voto per le Comunali. «Vorrei rassicurare Salvini che vede una città nel caos e si chiede se seguo le previsioni - ribatte sui social Sala - che le seguo, certo. D'altro canto chi come me lavora da una vita è abituato a seguire le cose e poi ad agire. Chi come lui non ha mai lavorato è abituato più che altro a usare la tastiera e fare grandi proclami. Personalità e modi di essere diversi. Per fortuna dei milanesi, così potranno fra pochi mesi scegliere chi è più credibile per prendersi cura di Milano. Abbiamo fuori tutti i mezzi disponibili». E forse si rivolge ai milanesi che lo inondando di critiche sul web quando aggiunge: «Permettetemi di ricordare il 1985, quando con un metro di neve sono andato a lavorare in viale Sarca. E come me moltissimi milanesi. Dobbiamo fare tutti la nostra parte, non solo a parole». La palla torna a Salvini che è in treno diretto a Roma, precisamente al Senato dove «stiamo cercando di limitare le tasse e i danni che il Pd del signor Sala, colto impreparato da una nevicata annunciata da giorni, vorrebbe imporre, dalle associazioni di volontariato alle sigarette elettroniche. Non rispondo agli insulti personali. Il giudizio più giusto e sereno lo daranno i cittadini in primavera. Se nel frattempo il sindaco riuscisse a non mandare bollettini da migliaia di euro a commercianti, artigiani e lavoratori chiusi da mesi» l'ultima stoccata, «farebbe cosa buona e giusta». Ma Sala ribatte stizzito anche ai cittadini che su Instagram segnalano strade impraticabili da piazzale Loreto a viale Umbria, che chiedono dove sia «finito questo grande piano di preallerta meteo che il Comune annunciava da giorni» e lo bocciano: «Male male, si sapeva che nevicava e avete risposto con estremo ritardo». Il sindaco risponde nervoso: «Ma di cosa parla? Lei cosa avrebbe fatto? Si poteva salare prima? Ha una benchè minima idea di quanto danno produce il sale sull'asfalto? Bisogna salare il necessario, non a rampazzo. Ma certo, criticare dal divano è sport per tutti». Per il commissario della Lega Stefano Bolognini «invece di rispondere in maniera seccata dovrebbe chiedere scusa ai chi ha subito disagi, si sapeva da giorni che avrebbe nevicato».

Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale fa presente che «nonostante i 300 milioni di Tari pagata dai milanesi per pulire le strade sono caduti tanti alberi, il trasporto di superficie è in tilt e gli spalatori sono pochi, il Comune poteva reperirli tra i 20mila che ricevono il reddito di cittadinanza».

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