Sciopero a singhiozzo: città nel caos

Sciopero a singhiozzo: città nel caos

Giornata di caos e di code. Di attese e di rabbie. Lo sciopero di ieri ha colpito la Milano che lavora. In realtà la metà dei mezzi pubblici ha funzionato, ma a singhiozzo. Che è come dire poter raggiungere una meta sì e una meta no. Quasi peggio del blocco totale. Risultato: centro paralizzato, soprattutto durante la mattinata.
Per di più, non sapendo cosa aspettarsi, i pendolari hanno raggiunto la città in auto, intasando gli imbocchi delle autostrade e delle tangenziali. In metropolitana le linee che hanno causato meno problemi sono state la M3 e la M5. Sulla rossa e la verde invece i convogli sono andati un po' sì e un po' no, a seconda delle tratte, gettando nella confusione più totale i viaggiatori, in balia del caso.
Serrande abbassate in Duomo all'ingresso della rossa ma non della gialla. Sulla linea 1 gli spostamenti sono stati regolari solo tra le stazioni di Sesto Fs e Lotto. Sulla linea 2, tra le stazioni di Cadorna e Udine. Durante la seconda parte dello sciopero, quella serale, la linea M1 è rimasta in servizio tra le stazioni di Cairoli e Rho Fiera, sulla linea M2 la circolazione è stata gradualmente sospesa man mano che i treni hanno raggiunto il capolinea.
In base ai dati forniti da Atm, «oltre il 50% delle corse sulle linee di superficie è stato regolare» ma parecchi pendolari hanno denunciato attese eccessivamente lunghe prima ancora che cominciasse la seconda tranche del blocco, dalle 18 fino alla fine del servizio.
Il corteo dei sindacati da largo Cairoli fino a piazza Scala, passando per Cordusio e piazza Affari, ha fatto il resto. Tra bandiere, fumogeni e rimostranze davanti alla sede della Borsa (dove sono stati lanciati soldi finti), il centro della città è stato bloccato e transennato.
Insomma, la giornata non è stata il miglior biglietto da visita per i turisti e gli stranieri che sono arrivati a Milano per Host, la manifestazione inaugurata alla Fiera di Milano e dedicata all'ospitalità. I trasporti a singhiozzo forse non hanno molto a che vedere con il concetto di accoglienza.
Disagi anche per i treni. Tuttavia, a differenza della circolazione in città, sulle ferrovie sono state protette le fasce hot dei pendolari, del mattino e del rientro a casa. Cancellati anche un centinaio di voli a Linate e Malpensa ma tutti i passeggeri sono stati avvisati per tempo e negli scali non ci sono stati particolari disagi.

Dal canto suo il Codacons denuncia il fallimento dello sciopero di ieri, sostenendo che i mezzi «sono stati regolari». Tuttavia garantirli alla rinfusa, solo in certe tratte, non ha certo aiutato gli spostamenti e il vero problema è l'effetto annuncio che costringe i pendolari a prendere l'auto già dal primo mattino.

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